195 manifestazioni di interesse ad investire nell’Area di Crisi Complessa di Anagni e Frosinone. CGIL – CISL e UIL “non cadiamo in facili entusiasmi ma continuiamo a lavorare seriamente e concretamente”.
Circa due ore fa la notizia da parte di INVITALIA, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia, che sono 195 le imprese interessate al Progetto di riconversione e riqualificazione Industriale dell’Area di Crisi Complessa di Anagni e Frosinone, lanciata con l’obiettivo di definire i fabbisogni di investimento delle imprese e chiusa il 12 ottobre 2017.
Tra le 195 manifestazioni, la vera notizia è che sono 19 quelle che individuano progetti di investimento potenzialmente cantierabili e che potrebbero rientrare nel campo di applicazione della legge 181/89, per un ammontare di circa 75 milioni di euro di investimenti e oltre 500 nuovi addetti.
Attualmente sono in corso gli approfondimenti necessari per la definizione degli strumenti agevolativi e delle risorse finanziarie che saranno attivati e resi disponibili sul territorio.
Ma CGIL – CISL e UIL, per bocca di Briganti, Coppotelli e Stamegna invitano a restare con i piedi per terra, in quanto è una notizia sicuramente positiva, ma occorre continuare a lavorare seriamente e concretamente.
Il Comunicato di Invitalia di oggi, viene colto con favore, il lavoro svolto dalle parti sociali e istituzionali, inizia a dare i primi concreti risultati ma il percorso è ancora lungo ed è per questo che il manifesto per l’attrattività del territorio, frutto dell’iniziativa di CGIL – CISL – UIL, che per ora è rimasto inascoltato, diventa prioritario nell’agenda del territorio per mettere a sistema e rendere concrete le 195 manifestazioni di interesse.
Il Sindacato Confederale, come sempre, farà la sua parte perché in un momento di profondo sconforto per il mondo del lavoro, questa notizia va concretizzata.