Contratto di Ricollocazione Regione Lazio? Coppotelli CISL: Bene! Finalmente si iniziano le politiche attive del lavoro anche per la fascia 30 – 39 anni
La cosa grave è che molti under 40, in Provincia di Frosinone, sono addirittura inoccupati, ovvero, non hanno mai lavorato.
Cinque milioni di euro per il “Contratto di ricollocazione – Generazioni” dedicato alle persone tra i 30 e 39 anni prive di impiego? La CISL farà la propria parte dando la disponibilità dei propri Corner Lavoro per facilitare le informazioni e l’accesso alla misura già da lunedì.
La Regione sta percorrendo la strada giusta a nostro avviso, continua Coppotelli, il contributo previsto, peraltro in misura non strutturale, essendo limitato per la scarsità delle coperture economiche a disposizione genera uno stretto collegamento tra politiche passive del lavoro e misure attive di outplacement. Tutto questo richiede, a nostro avviso avviso, che la Regione Lazio sposti, progressivamente, parte dei fondi disponibili per la formazione all’attività di ricollocazione.
La misura del Contratto di Ricollocazione sarà graduata in funzione del profilo personale di occupabilità, spendibile presso i Centri per l’Impiego o presso i servizi accreditati, al fine di ottenere un servizio di assistenza intensiva nella ricerca di lavoro. La scelta di quale centro per l’impiego o di quale servizio accreditato utilizzare è in capo al lavoratore.
Il sistema, da un punto di vista teorico, può stimolare una sorta di concorrenza tra le Agenzie interessate, le quali dovranno trovare un punto d’incontro tra le aspirazioni dei lavoratori e il loro reinserimento nel mondo del lavoro, il più rapido possibile.
La cosa che maggiormente piace alla CISL, commenta Coppotelli, è che si prende finalmente a riferimento la fascia 30 – 39 anni per provare a rimettere nel circolo occupazionale coloro che più degli altri sono stati investiti dalla crisi occupazionale. La misura prevede anche l’attivazione di percorsi aggiornamento professionale e la possibilità di effettuare tirocini extracurriculari.
La cosa grave, conclude il Segretario Generale della CISL, è che molti di loro sono addirittura in occupati, ovvero, non hanno mai lavorato.