Accordo di Programma per la riconversione e riqualificazione industriale dell’Area di Crisi Complessa di Frosinone.
Apprendiamo, con favore, lo stanziamento da parte della Regione Lazio di un bando da 10 milioni destinato alle imprese interessate ad investire nel territorio di Frosinone e Anagni. Altresì importante è la riserva obbligatoria del 20% per tutti i bandi regionali destinati alle imprese per le aree complesse di Frosinone e Rieti. Il pragmatismo, la fattività e l’attenzione della Giunta Zingaretti per il nostro territorio è oggettivamente tangibile in quanto si punta a ridare ossigeno ad un’area colpita da una pesante crisi industriale, che adesso deve trovare una soluzione attraverso un profondo processo di riorganizzazione e riconversione produttiva. La direzione è giusta, se si vuole dare un rilancio economico dell’area e per mettere in atto un nuovo modello di sviluppo che garantisca, prima di tutto, i livelli occupazionali.
Ma la CISL chiede altresì, con veemenza, innanzitutto che si metta mano alle politiche attive, con i tirocini per i percettori dell’indennità di mobilità. Circa un anno fa abbiamo sottoscritto con la Regione Lazio un Protocollo, per definire misure straordinarie volte alla salvaguardia dell’occupazione nell’ambito dell’ area di crisi industriale complessa Frosinone ed Anagni.
La portata innovativa dell’accordo era ed è, che la mobilità in deroga, viene trasformata da politica meramente passiva e risarcitoria a politica attiva, attraverso due misure.
Under 60: tirocini extracurriculari da svolgersi presso le aziende dell’area di crisi complessa;
Over 60: lavori di pubblica utilità da svolgersi all’interno dei Comuni di residenza.
Ad oggi, dopo diversi incontri queste misure non decollano e invece avrebbero bisogno di maggiore attenzione.
Infine, chiediamo che la Regione Lazio agevoli le autorizzazioni. Il vero valore aggiunto di un Territorio oggi è anche e soprattutto questo, per ridare fiducia agli investitori ed ai Lavoratori.