Al Ministero del lavoro il confronto tra Governo, istituzioni, parti sociali su sicurezza e salute. Sbarra: “Serve un decreto per affrontare questa emergenza nazionale”
Roma, 23 settembre 2019 – “Un decreto legge per rispondere alle prime, impellenti urgenze in materia di sicurezza sul lavoro”. La proposta del Segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, nel corso dell’incontro su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro tra i sindacati e il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, e il ministro della Salute, Roberto Speranza. Per la Cisl oltre a Sbarra, presente anche il Segretario confederale Angelo Colombini, responsabile delle politiche per la sicurezza sul lavoro. (Video)
“Siamo di fronte a un’emergenza nazionale- ha aggiunto- da inizio anno registriamo gia’ oltre 600 decessi sui luoghi di lavoro, bilancio a cui va aggiunta la conta dei casi non censiti. È apprezzabile che il primo degli incontri tematici si svolga su questo argomento, ma bisogna subito passare dalle parole ai fatti. Per questo chiediamo l’approvazione di un decreto d’urgenza che dia prime e immediate risposte ad alcune questioni irrimandabili. Penso al bisogno di istituire un meccanismo di premialita’ e sanzione, una sorta di Patente a punti, con cui misurare la correttezza delle imprese; alla necessita’ di intensificare controlli e ispezioni sui territori e di meglio coordinare gli attori coinvolti; all’esigenza di potenziare la filiera della sicurezza con nuove assunzioni negli ispettorati e nella medicina del lavoro. Penso, ancora, all’urgenza di reintegrare il taglio di risorse imposto al fondo contro gli infortuni dell’Inail e di modificare il decreto sblocca cantieri nelle parti relative alla gestione degli appalti”, continua.
“Al Governo chiediamo un cambio radicale di metodo, con l’apertura di un percorso condiviso dalle parti sociali che dia piena operativita’ alla legge 81, che a dieci anni dall’approvazione attende ancora 15 decreti attuativi. Le parole utilizzate dal Presidente Conte in questi giorni lasciano ben sperare, ora devono seguire azioni conseguenti. Si cominci portando in Consiglio dei Ministri un Decreto Legge indicando le politiche di prevenzione e formazione da attuare , il potenziamento degli organici ispettivi sui territori , le risorse da impiegare, i soggetti che devono operare , le sinergie da creare, gli obiettivi da raggiungere , i sistemi di valutazione e controllo da realizzare. Le condizioni di necessita’ e urgenza sono evidenti: a ricordarcelo sono le migliaia di vittime di questi anni”, conclude Sbarra.