Alessandra Romano: “Noi – Italia”….così è se vi pare, le considerazioni della CISL.
È stato divulgato ieri dall’Istat l’ultimo album fotografico degli italiani: “Noi Italia – 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”. I dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica, dichiara in una nota Alessandra Romano, Segretario Provinciale CISL, ci ritraggono ancora come un Paese cronicamente legato ai suoi problemi strutturali, quali: la stagnazione economica congiunturale e la disoccupazione, soprattutto dei giovani e delle donne, con il conseguente grave peso che la crisi sta riversando, in particolare, su queste fasce della popolazione, limitando le possibilità di realizzazione e di scelta a gran parte del nostro capitale umano. Gli indicatori del mercato del lavoro permettono di misurare fenomeni importanti, come lo stato occupazionale della popolazione attiva e, dunque, la partecipazione alla produzione di reddito; in Italia è occupato il 57,5 per cento della popolazione nella fascia di età 15-64 anni. Le donne occupate sono il 46,4 per cento, gli uomini il 68,6. Il tasso di occupazione nel 2009 è diminuito di 1,2 punti percentuali rispetto al 2008 dopo un lungo periodo di crescita. La quota di occupati a tempo parziale è pari al 14,3 per cento, più elevata tra le donne (27,9 per cento) che tra gli uomini (5,1 per cento). Il tasso di inattività della popolazione tra i 15 e i 64 anni è pari a 37,6 per cento, valore tra i più elevati d’Europa. Particolarmente elevata l’inattività femminile (48,9 per cento). Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è pari al 25,4 per cento e superiore a quello medio dell’Unione (19,8 per cento). La disoccupazione di lunga durata (che perdura cioè da oltre 12 mesi) riguarda il 44,4 dei disoccupati nazionali. La quota di unità di lavoro irregolari è pari all’11,9 per cento nel Mezzogiorno può essere considerato irregolare quasi un lavoratore su cinque; nell’agricoltura circa uno su quattro. Da queste rilevazioni, prosegue il Segretario CISL, si possono trarre indicazioni sulle tendenze di crescita economica, poiché rappresentano strumenti tecnici per predisporre corrette politiche di intervento. Il Paese necessita di interventi urgenti e concreti; il quadro politico attuale, preso da dispute slegate dai problemi reali degli italiani, non aiuta a guardare al futuro, al nostro futuro fatto di tanti giovani e donne, soprattutto del Sud, che hanno perso la speranza di un lavoro e che si convincono sempre più a non cercarlo. Auspichiamo che questa buia rappresentazione dell’Italia possa essere illuminata dall’impegno delle forze sane del Paese per ridare speranza nel futuro. Un rinnovato impegno per favorire l’accesso dei giovani alla formazione agganciata al lavoro per ridurre lo scollamento esistente tra scuola e mercato del lavoro. Il Paese, conclude la Romano, ha bisogno di interventi coraggiosi e tutti devono dare il proprio contributo, governo, parti sociali e rappresentanti del mondo civile per rimettere al centro dell’agenda Italia la crescita e lo sviluppo.
Ufficio Stampa CISL Frosinone