Anagni: Cgil Cisl Uil, incidente ribadisce che salute e sicurezza lavoratori sono emergenze del Paese
L’incidente di oggi ad Anagni vede ancora una volta un lavoratore perdere la vita. “È doveroso ribadire che la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici sono tra le principali emergenze del nostro paese”. Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl del Lazio e la Uil del Lazio. “Nonostante tutti gli sforzi – continua la nota – il 2020 è cominciato come era finito lo scorso anno, con l’elenco delle vittime del lavoro che continua ad allungarsi. In questo contesto esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari e ai colleghi della vittima: un giovane lavoratore di 23 anni di origini ivoriane. La speranza è che sia chiarita dagli organismi competenti quanto prima la dinamica e le responsabilità dell’accaduto”.
La nota delle tre sigle sindacali continua sostenendo che “serve riportare il diritto alla sicurezza in cima alle priorità degli interventi per il mondo del lavoro. Serve rafforzare ogni strumento di vigilanza e collaborazione interistituzionale, definire strumenti di sostegno per l’azione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, che troppo spesso segnalano inascoltati rischi e inefficienze su cui si fa fatica a intervenire. Se un’azienda non rispetta i criteri fissati per legge e dalla contrattazione collettiva su salute e sicurezza, ci vuole il coraggio di intraprendere azioni penalizzanti perché creano danni sociali scaricati sui lavoratori e l’intera società. Facciamo dunque appello – conclude la nota – alle istituzioni affinché il tavolo insediato presso il Ministero del Lavoro con le organizzazioni sindacali nazionali produca risultati quanto prima, introducendo ad esempio una patente a punti per le aziende e intrecciando le banche dati tuttora esistenti, ottenendo così strumenti utili anche per indirizzare gli organismi ispettivi, che da anni lamentano carenza di mezzi e risorse”.
(Agenzia Nova)