Angelucci (Fnp Cisl): pensionati e lavoratori i più maltrattati
La FNP (federazione nazionale dei pensionati) CISL della provincia di Frosinone ha un nuovo segretario generale nella persona di Antonio Angelucci che va a sostituire Gianfranco Casali, componente della segreteria regionale Lazio.
Angelucci è un dirigente sindacale di forte esperienza, si può dire che sia nato con la camicia della CISL per la sua storia, per la sua esperienza oltre che per la sua totale dedizione alla CISL.
Con lui abbiamo affrontato le questioni ancora aperte del fronte anziani, una categoria che certamente è la più confederale, per la presenza dei diversi mondi del lavoro(dal pubblico impiego ai lavoratori metalmeccanici, della scuola, dell’agricoltura ecc..)e la più numerosa per iscritti: oltre 19mila.
Una categoria ben articolata sul territorio – precisa il neo segretario – non solo nelle zone tradizionali della CISL provinciale ma anche all’interno dell’intero territorio attraverso il buon funzionamento delle leghe e degli agenti sociali.
Il mondo dei pensionati, soprattutto, quello con pensioni da fame, ha un datore di lavoro, sottolinea Angelucci, che non licenzia, non mette in cassa integrazione, non riduce l’orario di lavoro ma è un pessimo datore di lavoro in quanto tirchio ed ingiusto nei confronti di milioni di pensionati, rendendo la vita ancor più difficile.
Il sistema pensionistico è tale – continua il dirigente sindacale – che invece di aumentare il potere di acquisto dei pensionati lo mortifica.
Occorre allora pensare ad un sistema fiscale più giusto ed equo, capace di dare di più a chi, come pensionati e lavoratori, sono tassati alla fonte, invece si opera al contrario togliendo ancor più affamandoli, favorendo la cultura all’evasione fiscale.
Non è più sopportabile tale situazione sbotta Angelucci: far pagare ai più deboli gli errori di un sistema fiscale che, come più volte richiesto dalla CISL, deve essere modificato, andando nella direzione di una lotta senza quartiere contro gli evasori, dando di più a chi mensilmente paga le tasse.
E’ giunto il tempo di :
– equilibrare lo scaglione di reddito esente da IRPEF a quello dei lavoratori dipendenti, passando dagli attuali 7500 € agli 8000 €;
– modificare in positivo le cosiddette pensioni incapienti , quella a bassissimo reddito;
– istituire il quoziente familiare;
– ampliare la platea degli aventi diritto alla social card
– sostenere l’allargamento della fascia di pensionati ai quali erogare la 14 mensilità.
Per affrontare tali problemi – evidenzia Angelucci – nella presente situazione congiunturale, occorre coinvolgere tutte le forze sindacali confederali per modificare al meglio le politiche sociali, chiedendo una correzione alla ripartizione del fondo nazionale che invece di aumentare, diminuisce penalizzando pesantemente la politica sociale.
Infatti nel Lazio – aggiunge ancora Angelucci – su un finanziamento 100 del 2001 si passa nel 2009, da spendere nel 2010, al 67,94%. Tradotto in soldi, significa che la nostra regione nel 2001 ha avuto un finanziamento di 65.597.533 euro mentre nel 2009 la somma è scesa a € 44.569.679.
Ufficio Stampa FNP Cisl