Anselmo Briganti CGIL, Enrico Capuano CISL ed Anita Tarquini UIL insieme a GGIL – CISL e UIL del Lazio commentano, purtroppo, i gravi fatti accaduti stanotte nello stabilimento ciociaro di FCA.
“Un altro incidente mortale sul lavoro. L’ennesimo. Questa volta è capitato a Piedimonte San Germano, nello stabilimento della FCA. Fabrizio Greco aveva solo 39 anni. Ne avrebbe compiuti 40 tra pochi giorni. Siamo sconvolti e profondamente addolorati. Alla luce di questa ennesima tragedia, siamo sempre più convinti che il tema della sicurezza sul lavoro sia il problema numero uno, in particolar modo nel Lazio, una regione in cui il numero degli infortuni e degli incidenti mortali è pari a un bollettino di guerra. Colpisce, ulteriormente, che questo incidente sia avvenuto in uno stabilimento che dovrebbe rappresentare un fiore all’occhiello dell’industria italiana, all’avanguardia per tecnologie adottate, processi produttivi avanzati, formazione. Nonostante ciò, proprio pochi giorni fa, dei delegati sindacali avevano lanciato un allarme sicurezza. Un dettaglio che alla luce di questa tragedia risulta ancora più spaventoso. E che deve far riflettere. Aziende, istituzioni, cittadini. Nel 2019 non si può, non si deve morire di lavoro. Certi che la magistratura farà luce sulla dinamica dell’incidente accertandone le cause, esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla famiglia e ai colleghi di Fabrizio, che stanno scioperando in segno di lutto e protesta”.