La cosiddetta terza età , soprattutto quella che stenta a tenere un tenore di vita dignitoso, è in forte disagio, in uno stato di emergenza vera.
Quando si parla della terza età – c’è chi va oltre, alla quarta età – si pensa normalmente alle persone definite anziane. Invece all’interno di questo mondo vivace possiamo trovare diversi gradi di “anzianità”. E’ vero – afferma Casali – che vi sono situazioni e gradi di valori diversi e diversificati che rendono la realtà dell’anzianità interessante. Mi torna alla mente, a proposito del valore, un ricordo: stiamo nel 1999 l’allora Papa Giovanni Paolo II, già malato, scrisse una lettera ai giovani in occasione del loro meeting, con la quale esortava i giovani a valorizzare la vecchiaia, invitava le autorità competenti e responsabili a fare dl tutto per garantire all’anziano più assistenza ed infondeva coraggio ai malati ed ai sofferenti.
Un messaggio che sembra dimenticato, in un paese, come l’Italia che, al confronto degli altri paesi europei, – sottolinea Casali- deve registrare una forte crescita della popolazione anziane e delle persone non più autosufficienti.
Occorre riscoprire la cultura della solidarietà e non dell’abbandono.
Quale la situazione nella provincia di Frosinone? “La nostra provincia rispecchia il trend nazionale, con un aumento degli anziani e dei non autosufficienti, che vedono un calo,oltre il 30%, del valore di acquisto delle loro pensioni.
Ciò costringe tantissimi nostri anziani di vivere una situazione di disagio e di crescente stato di povertà.
L’ultima indagine da noi operata evidenzia in provincia un disagio che coinvolge il 9% delle famiglie ed il 18% della popolazione che corrispondono in termini assoluti rispettivamente a 16.000 ed 88.600 unità.
Solo nel capoluogo , le famiglie, che vanno alla ricerca di un contributo economico, sono passate da 500 a 700 famiglie”.
Una vera emergenza. “Non è accettabile – continua il segretario generale FNP Cisl di Frosinone e
provincia- vedere anziani e non solo costretti ad attendere la chiusura del mercato per acquistare prodotti alimentari a prezzi scontati o peggio vederli rovistare tra i rifiuti”.
Una situazione che esige risposte risolute e risolutive da parte delle autorità competenti e delle amministrazioni locali e sanitarie.
Tante le cause del disagio, di una povertà allargata – evidenzia Casali – per cui occorre ridurre , ad esempio, la famosa filiera dei prodotti alimentari, i cui costi ricadono sulle deboli tasche di diverse persone bisognose.
Cosa fare, quali le vie di uscita, ad avviso della FNP CISL, per dare più sicurezza ed una sanità, realmente, a misura d’uomo? “La nostra federazione, già da tempo, ad ogni livello di responsabilità e territoriale, è attiva per porre pesantemente la questione anziani e povertà alle diverse autorità comunali e della sanità al fine di farsi promotori per agevolare, con forti sconti, l’acquisto dei prodotti alimentari.
Siamo arrivati a sottoscrivere accordi cn alcuni settori della grande distribuzione per favorire una politica degli sconti ,dedicando, ad esempio, una giornata alla settimana alla spesa scontata.”
Ancora? “Particolare attenzione da parte nostra viene rivolta alla questione fiscale locale, chiedendo alle amministrazioni comunali di individuare gli strumenti necessari per venire incontro alle fasce più deboli, convinti che la vertenzialità territoriale è di supporto alle richieste nazionali.
I nostri anziani, i pensionati con pensioni da fame aspettano segnali significativi da parte anche del governo centrale, il quale crede di risolvere – precisa Casali- la questione con l’introduzione della cosiddetta carta sociale” da destinare soltanto a circa un milione di pensionati”.
Ci troviamo – dice con forza il segretario generale Fnp Cisl ciociara – di fronte ad una sanità che è molto lontana , anzi non è capace di soddisfare i bisogni dei nostri malati, costretti ad emigrare con forti perdite finanziarie per il bilancio sanitario locale e provinciale.
La nostra federazione ha sempre posto all’attenzione della dirigenza ASL – continua Casali – la necessità di superare i tempi lunghissimi – le ormai famose liste di attesa – per una visita specialistica, chiedendo una sanità qualificata ed attenta ai quotidiani bisogni delle fasce deboli del nostro territorio.
Per rimuovere tali incrostazioni, tali disattenzioni, la Fnp Cisl è impegnata in questi giorni a mobilitarsi per dare forza all’iniziativa nazionale del 20 novembre a Roma , per rivendicare, tra le tante cose, il ruolo attivo degli anziani, che non vogliono sentirsi rottamati o trattati come un peso ma una grande risorsa per la nostra società.