Casali: le posizioni dei pensionati Cisl sui servizi ATO 5
I cittadini della provincia di Frosinone sono costretti a convivere con un servizio di prima necessità completamente allo sbando. Lo leggiamo ogni giorno sulla stampa locale. Mi riferisco al servizio idrico, quello gestito dall’ACEA ATO 5. Inadempienze, erogazione a singhiozzo e tariffe eccessive provocano la protesta quotidiana della numerosa utenza.
Come Federazione dei Pensionati della CISL abbiamo assunto, fin dallo scorso anno, una posizione netta e precisa in merito agli aumenti, addirittura retroattivi, deliberati dall’assemblea dei Sindaci. Li abbiamo considerati e li consideriamo indiscriminati ed ingiustificati.
Colpiscono, in prevalenza, pensionati e cittadini a basso reddito. Da più parti si reclama il ritorno al pubblico. La strada da perseguire e rivendicare, al contrario, è quella di invitare e costringere i soggetti pubblici, che fanno parte dell’ACEA ATO 5, a reclamare, nei confronti del gestore, gli impegni assunti al momento del trasferimento del servizio.
L’ACEA può e deve apportare tutte quelle migliorie necessarie alla eliminazione di carenze e disservizi.
Proprio in questi giorni stanno pervenendo agli utenti le bollette riguardanti i consumi relativi al secondo semestre 2007. Con sorpresa abbiamo scoperto che, oltre al canone ed ai consumi, cittadini e pensionati sono obbligati a pagare, a seguito di una unilaterale decisione del gestore un minimo contrattuale di 108 mc. annui di acqua e servizio fognatura anche se non consumati e smaltiti. Addirittura viene addebitata perfino una quota fissa ridotta del 50% nel caso in cui il contatore o altro strumento di misurazione risulti di proprietà dell’utente, che provvede direttamente anche alla manutenzione.
La decisione è stata, come risulta dal bollettino ufficiale della Regione Lazio, assunta direttamente dal responsabile dell’ACEA ATO 5 senza aver mai discusso con le Organizzazioni Sindacali.
E’ ormai giunto il momento di attivare un tavolo di confronto con la dirigenza, come più volte sollecitato, con il preciso obiettivo di salvaguardare i cittadini e i pensionati con redditi bassi. A loro, secondo noi, non dovrebbero essere addebitati canoni e tariffe per le ragioni su esposte.
Su questi due problemi la nostra federazione dei pensionati Cisl resterà vigile e stimolerà la dirigenza a sentire il dovere di eliminare l’imposta obbligata senza consumo di acqua. Nel contempo si impegna a chiedere la costituzione di un tavolo di confronto Acea – Organizzazioni Sindacali. In caso contrario, oltre ad adire alle vie legali, non escludiamo una protesta sindacale, presso gli Uffici dell’ACEA ATO 5, di cittadini e pensionati stufi di questa situazione.
Gianfranco Casali – Segretario Generale FNP CISL Frosinone