Coppotelli: Domani lanceremo una campagna di sensibilizzazione con assemblee in tutti i luoghi di lavoro della Provincia di Frosinone sui temi della Previdenza, dei Giovani, dell’Occupazione della Sanità e dei Contratti.
L’appuntamento è per domani mattina, alle ore 9.00 presso l’Hotel Bassetto a Ferentino, dove è stato convocato il Consiglio Generale Provinciale della CISL.
Sarà presente tutto il gruppo Dirigente della CISL in Provincia di Frosinone, guidato dal Segretario Generale ENRICO COPPOTELLI.
Insieme a lui il Segretario Generale della CISL del Lazio PAOLO TERRINONI ed il Segretario Confederale della CISL Nazionale ANDREA CUCCELLO.
La mattinata inizierà con la relazione del Segretario Generale ENRICO COPPOTELLI che spazierà dai temi nazionali, per passare alla legge di bilancio e fino ai temi territoriali, dove Coppotelli illustrerà gli Accordi sottoscritti e le vertenze territoriali in atto.
Ma durante la mattinata verrà lanciata una grande campagna di sensibilizzazione con assemblee in tutti i luoghi di lavoro della Provincia di Frosinone. Previdenza, giovani, occupazione, sanità, contratti è necessario che nella legge di bilancio siano affrontate alcune priorità fondamentali per la tenuta sociale del Paese con misure e risorse adeguate.
Ma la cosa più paradossale per la CISL è che in base alla nuova speranza di vita certificata nei giorni scorsi dall’ISTAT, seguirà l’adeguamento dei diversi requisiti di pensionamento che, dal gennaio 2019, porteranno la pensione di vecchiaia a 67. L’impatto maggiore del futuro adeguamento del 2019 peserà proprio sulle lavoratrici private, che nel 2018 vedranno già un aumento di un anno secco del requisito di pensionamento con il previsto allineamento alla vecchiaia degli uomini a 66 anni e 7 mesi. Per le donne, rispetto al 2010, l’aumento dell’età di vecchiaia è di 7 anni.
Noi su questo non transigiamo, prosegue COPPOTELLI, serve il blocco dell’adeguamento all’aspettativa di vita e l’avvio del confronto per una modifica dell’attuale meccanismo per superare e differenziare le attuali forme di adeguamento, tenendo conto anche delle diversità nelle speranze di vita e nella gravosità dei lavori. Non tutti i lavori sono uguali, il Governo mantenga fede agli impegni assunti nell’intesa del 28 settembre 2016. L’adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita comporta conseguenze preoccupanti in un mercato del lavoro caratterizzato da un’elevata disoccupazione sia giovanile che over 50.