Coppotelli: Nel Distretto Sociale di Frosinone si consuma il dramma del peggior lavoro precario
Dopo un filo costante e continuo a quasi un mese e mezzo dallo sciopero nazionale dei lavoratori interinali presso l’Inps, e nella totale assenza di risposte da parte delle istituzioni in merito al futuro di 1800 persone il prossimo 21 marzo si terrà un incontro con l’INPS Nazionale per comprendere quali novità all’orizzonte.
Aspro e realista il Commento di Enrico Coppotelli ed Emiliano Faiola d
ella FELSA – CISL e UILTEMP – UIL, che co
ntinuano, nel totale disinteresse del governo, 1240 lavoratori rischiano infatti di restare a casa il prossimo 31 marzo, dopo che altri 550 hanno subito lo stesso destino già lo scorso 31 dicembre. Si tratta di persone che svolgono per l’Inps funzioni ordinarie e strutturali di lavoro, tanto che la loro mancata presenza non potrà far altro che rallentare, quando non sospendere, l’iter di pratiche pensionistiche e sociali di competenza dell’Istituto. Lo stesso Istituto che, paradossalmente, sarà chiamato ad erogare le indennità ordinarie di disoccupazione per questi stessi lavoratori, con un esborso di circa 7 milioni e mezzo di euro, oltre agli oneri previdenziali.
A Frosinone il taglio riguarderà oltre 20 persone, utilissimi all’INPS, ma soprattutto Lavoratrici e Lavoratori che da oltre 24 mesi svolgono con diligenza ed efficienza il loro lavoro.
Mannaia che sicuramente comporterà nocumento e disagio e tutto ciò che ne conseguirà.
Un’importante chance per evitare tale mannaia è stata persa quando la maggioranza parlamentare e il governo hanno respinto un emendamento al decreto Milleproroghe che avrebbe consentito ai 1800 lavoratori somministrati dell’Inps di continuare a lavorare anche dopo il 31 marzo.
Il monito di Coppotelli e Faiola è che si proseguirà un tam tam mediatico e di incontri perché fino al 31 marzo non ci daremo per vinti.