Sono in corso di pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale i decreti che dettano criteri e disposizioni procedurali per la concessione di un contributo ai Comuni con meno di 50 mila abitanti.
Plauso del Segretario Generale della FELSA – CISL Enrico Coppotelli che commenta positivamente questo impulso per dare certezza lavorativa a centinaia di LSU nella Nostra Provincia.
Nel 2007, continua Coppotelli, grazie alla CISL si organizzò un tour nei Comuni con meno di 5.000 abitanti per illustrare agli Amministratori locali l’importanza di questi strumenti.
Senza costi per i comuni, super produttivi, negli anni gli LSU hanno mandato avanti i piccoli e grandi comuni, ma sono rimasti sempre dimenticati perché le casse dei Comuni Ciociari, quando devono assumere gli LSU, piangono sempre miseria.
Oggi ci sono ancora 789 LSU nella nostra Provincia, meritano quel riconoscimento di stabilità Lavorativa e su questo la FELSA – CISL non darà tregua.
Per lavori socialmente utili intendiamo definire tutte le attività che hanno per oggetto la realizzazione di opere e la fornitura di servizi di utilità collettiva, mediante l’utilizzo di lavoratori in mobilità o in cassa integrazione guadagni straordinaria o in disoccupazione speciale oppure mediante il coinvolgimento in progetti di lavori socialmente utili di soggetti in cerca di prima occupazione o disoccupati. Rientrano nella competenza del ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale i lavoratori socialmente utili appartenenti al cosiddetto “bacino nazionale”, cioè quei soggetti che abbiano effettivamente maturato 12 mesi di permanenza nelle attività socialmente utili negli anni 1998-1999. Tecnicamente, la gestione dei lavori socialmente utili e le azioni di politica attiva del lavoro riferita ai lavoratori LSU, è demandata alle Regioni, che agiscono sulla base di convenzioni con il ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.
Guardando ai decreti, l’incentivo in essi contenuto è finalizzato alla stabilizzazione di lavoratori impegnati in attività socialmente utili presso gli stessi Enti e con oneri a carico del bilancio comunale da almeno otto anni. Solo dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale decorrono i termini (30 giorni) di presentazione delle domande per l’ammissione al contributo.
Per questo motivo, la FELSA – CISL di Frosinone, sarà chiamata ad una vera e propria maratona per cercare di lottare affinché il maggior numero di LSU ciociari, nel minor tempo possibile, possa finalmente guardare ad un futuro non più fatto di soli doveri senza diritti.
Noi siamo pronti, conclude Coppotelli, nel 2007 con fondi analoghi, contribuimmo alla stabilizzazione di ben 486 LSU in Provincia di Frosinone.
Sono più stretti i tempi e le risorse sono molto diverse, sia per accesso che per entità, però siamo convinti che con il buonsenso delle Amministrazioni Locali e la capacità contrattuale della FELSA – CISL ce la faremo.
Enrico Coppotelli, Segretario Felsa Cisl