Coppotelli: Maggiore volontà per una maggiore stabilizzazione
Il numero dei lavoratori socialmente utili si è ridotto dalle 22.2001 unità dell’aprile 2005 alle 19.835 di oggi grazie alle 2.366 fuoriuscite, 1826 delle quali hanno riguardato ingressi nel mercato del lavoro.
Questi sono gli ultimi dati resi noti da Italia Lavoro, l’agenzia tecnica del Ministero del Lavoro circa le attività di reinserimento denominato Pari.
L’intero territorio della Regione Lazio è stato interessato dal 24% di fuoriuscite, ma in Provincia di Frosinone permangono le criticità di un bacino di LSU che conta circa 1.500 lavoratori e tengo a sottolineare lavoratori che il più delle volte sopperiscono alle carenze di organico degli enti utilizzatori ricoprendo ruoli di importanza strategica e che garantiscono un eccellente funzionamento delle strutture.
Ci vuole maggiore volontà per l’attuazione di politiche di stabilizzazione per gli LSU per rispondere concretamente all’esigenza di promuovere, progettare e soprattutto realizzare azioni tese allo svuotamento del bacino residuo.
Si ha l’imperativo categorico di creare metodologie di intervento integrato tra politiche di sostegno al reddito, politiche attive del lavoro e politiche di sviluppo locale, in grado di agire in maniera mirata e differenziata rispetto al target del territorio provinciale.
Chiediamo inoltre una maggiore presa di coscienza da parte dei Sindaci dei Comuni della Provincia per l’adesione al fondo ad hoc stanziato nell’ultima Legge Finanziaria.
Ormai non si può più rimandare gli LSU e la CISL chiedono maggiore impegno da parte delle istituzioni per dare dignità, inclusione sociale e diritti, non più solo doveri, a questi Lavoratori.
Intervento del Presidente Alai Cisl di Frosinone, Enrico Coppotelli