Coronavirus, all’Asl Frosinone è caos sul riconoscimento economico promesso dalla regione a tutti gli operatori sanitari
Comunicato stampa Cisl Fp Frosinone
Coronavirus, all’Asl Frosinone è caos sul riconoscimento economico promesso dalla regione a tutti gli operatori sanitari
Cisl Fp: “Spettacolo indecoroso, indennità solo per il 16% dei lavoratori e nessun confronto aziendale”
Frosinone, 22 aprile 2020 – “Uno spettacolo indecoroso che svilisce il sacrificio di chi è in prima linea per difendere tutti noi”. E’ caos sul riconoscimento economico derivante dallaccordo tra le organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti della sanità e la Regione Lazio agli operatori sanitari impegnati nella battaglia contro l’epidemia da coronavirus. “A differenza di quanto annunciato e sottoscritto con l’accordo dell’11 aprile scorso, infatti, il cosiddetto bonus per il riconoscimento del contributo determinante a vantaggio della comunità e del forte rischio a cui è sottoposto il personale della aziende ospedaliere e sanitarie del Lazio, nella Asl di Frosinone sarà corrisposto solo ad una piccola parte a dei lavoratori della sanità. E nemmeno sarà avviato il confronto aziendale per la definizione dei destinatari”.
A denunciarlo è Giovanni Palazzo, segretario generale della Cisl Fp Frosinone, dopo che invece della prevista convocazione, l’azienda sanitaria frusinate ha recapitato alle organizzazioni sindacali la lettera con i numeri relativi ai beneficiari dei bonus: “La Asl ci ha comunicato che il riconoscimento andrà a 519 lavoratori in fascia A, quella delle attività a rischio elevato, e a 130 lavoratori in fascia B, quella a rischio medio. In totale 649 operatori su un totale di circa 4mila: il 16 %, da cui saranno esclusi anche molti degli operatori che hanno contratto il virus. Inaccettabile”, tuona il sindacalista.
“Se questo doveva essere un segno di vicinanza e riconoscimento da parte verso quelli che in ogni apparizione pubblica e in ogni passerella che fanno nelle strutture sanitarie chiamano “eroi”, salvo poi dimenticarsene quando si tratta di passare ai fatti, ebbene sappiano che è piuttosto un segno di discriminazione”, attacca Palazzo. “Vale a dire che di tutti, e sottolineiamo tutti, i lavoratori a cui abbiamo chiesto e stiamo chiedendo un sacrificio enorme e di tirarci fuori da una pandemia senza precedenti, nemmeno uno su cinque merita un gesto tangibile di gratitudine. Tanto che non c’è chiarezza nemmeno sull’indennità di malattie infettive per chi è risultato positivo al Covid-19”.
“E poi, il fatto che non si sia neanche aperto il confronto con i rappresentanti dei lavoratori su come distribuire le risorse assegnate per il bonus è una palese violazione delle più basilari relazioni sindacali”, proseguono i sindacalisti. “Decidere tutto con un atto unilaterale, senza alcuna trasparenza né alcun coinvolgimento di chi sulla linea del fronte ci sta davvero, è uno spettacolo indecoroso che offende i lavoratori”.
“Pretendiamo che l’azienda sanitaria revochi l’atto e convochi il sindacato conclude il segretario generale di categoria. “Gli eroi li abbiamo visti e li stiamo vedendo sul campo. E siamo pronti a mettere in atto ogni azione necessaria affinché si cancelli questa brutta pagina di ingratitudine e si riconosca a ciascuno l’impegno senza condizioni e senza risparmio, che sta mettendo a vantaggio di tutti, anche a rischio della propria salute e della propria vita”.