Di Palma: Battaglia contro l’alcool dipendenza per la sicurezza dei lavoratori
Alcool e lavoro, un legame tra infortuni sul lavoro e sostanze alcoliche soprattutto tra gli stranieri.
E’ quanto emerge, fa notare il segretario generale aggiunto della CISL di Frosinone Domenico Di Palma, dalle stime dell’Organizzazione mondiale della Sanità, dalle quali viene un quadro preoccupante per le dimensioni che vanno oltre il 40%.
In Italia, i pazienti in cura nei 427 servizi pubblici sono circa 58mila ma il numero potrebbe raddoppiare se consideriamo anche i casi di malattia sommersa.
L’alcolismo, che spesso viene semplicisticamente considerato, continua il dirigente sindacale, come un problema di salute, interessando soprattutto persone in età lavorativa, incide anche sulla capacità produttiva e la capacità del lavoratore oltre, di conseguenza, sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
I dati, allarmanti, ci dicono che coloro che abitualmente e frequentemente, in orari diversi della giornata (già dalle prime ore del mattino) sono catturati dall’alcool, dalla sua dipendenza, sono produttivi al 75%.
Si assentano spesso durante il mese 3-4 volte in più rispetto alla media dei colleghi non dediti all’uso delle bevande alcoliche.
Salute, produttività, assenteismo, infortuni sono attaccati ferocemente, dice Di Palma, dall’uso incontrollato dell’alcool con conseguenze gravi sul sistema aziendale.
Ecco che occorre, suggerisce il dirigente CISL, iniziare dalle aziende per arginare il problema, per fare in modo che la sicurezza e la salute della persona abbia un livello di attenzione proprio dal luogo di lavoro, non dimenticando altre aggregazioni sociali che possono, come la famiglia, collaborare nella riuscita di un progetto di recupero e di salute.
Campagne di sensibilizzazione, rivolte in lingue diverse, anche a favore di quel mondo dell’immigrazione, regolare e clandestina, che, per motivazioni diverse, possono trovare, in parte, nell’uso delle bevande alcoliche il modo per lenire le diverse forme di sofferenza e di disagio, sono importanti, affiancando ad esse maggior informazione ed atti di prevenzione anche attraverso la rete dell’associazionismo.
Occorre, continua Di Palma, in conclusione, creare o incrementare le strutture di accoglienza di breve termine, dare vita ad un percorso nuovo di continuità assistenziale sul territorio, rafforzare nei contratti collettivi norme a tutela della salute, con specifiche misure terapeutiche, dei lavoratori alcool dipendenti.
Ufficio stampa e comunicazione Cisl Frosinone
Frosinone, 20 Dicembre 2010