Di Palma (Cisl): L’economia verde per invertire il corso della crisi
L’ultimo rapporto del CNEL che analizza l’andamento del mercato del lavoro, ci sollecita, come parte sindacale, dice Domenico Di Palma, segretario generale aggiunto della Cisl di Frosinone, a riflettere sul comportamento del mercato del lavoro durante la fase di recessione, la più pesante dal secondo dopoguerra.
Una crisi che, nella sua particolare gravità anche per gli esiti incerti, rende ancor più problematico il bilancio, ad esempio, sulla strategia di Lisbona per l’occupazione in Europa .
Secondo il rapporto CNEL, continua Di Palma, nonostante la globalità e globalizzazione della crisi che ha investito paesi ricchi e quelli in via di sviluppo, in alcuni Paesi europei, tra cui l’Italia, si è registrato un andamento ondivago della produttività e delle ore lavorate.
Grazie anche al sistema degli ammortizzatori sociali, – fondamentale l’impulso sindacale -, si è riusciti a mantenere, in Italia e nella provincia di Frosinone, il legame tra lavoratori ed aziende, evitando una decadenza in termine di competenze e professionalità.
La globalizzazione, come da più parti viene detto, sottolinea il dirigente sindacale, purtroppo, sta impoverendo ancor più il ceto medio nei paesi ricchi, allargando sempre più la forbice tra ricchi e poveri, tra Nord e Sud del mondo e del nostro Mezzogiorno d’Italia che sta pagando eccessivamente in termine di crescita e di occupazione. Lo scenario che si prospetta è quello di una occupazione che ristagnerà a lungo sui livelli più bassi e di una disoccupazione che potrebbe aumentare, restando comunque sotto il 10 per cento.
E’ quanto sta accadendo anche nei nostri territori dove la disoccupazione sta superando livelli di sicurezza sociale.
E’ ciò che emerge dai dati diffusi dai Centri per l’impiego sulla situazione del mercato del lavoro nella provincia di Frosinone.
Alcune cifre: nel secondo trimestre del 2008 i lavoratori a tempo indeterminato erano 6247 pari al 24,8% mentre oggi sono 3483 (17,62%); l’incidenza dei contratti a tempo indeterminato sta sempre più diminuendo passando da 1 lavoratore su 4 del 2008 a 1 lavoratore su 6 del 2010.
Ancora : il 30 giugno 2009 gli iscritti ai quattro centri per l’impiego erano 73.388 al 30 giugno 2010 siamo a 86.522 (+20%).
Il numero dei disoccupati è passato da 38606 a 50140 con un aumento del 23%.
Numeri che danno la dimensione del mercato del lavoro nel Frusinate che impone interventi forti da parte delle forze politiche, imprenditoriali e sociali.
Cosa fare dinanzi a tale scenario?
Si deve attuare l’accordo sulle politiche attive del lavoro (agenda 2010-2011 per il lavoro) e sulla formazione, attraverso i contratti di solidarietà, il part-time, l’estensione del contratto di apprendistato a tutte le aziende, a tutti i settori ed a tutte le regioni, le politiche per l’occupazione nel Mezzogiorno ed il contrasto al lavoro sommerso valorizzando la bilateralità ed i contratti di emersione.
Inoltre occorre – continua Di Palma – valorizzare i lavori di cura e dei servizi alle famiglie, liberandoli dalla cultura del sommerso, attraverso meccanismi che innalzino l’attuale indice di detrazione fiscale, reperendo così, con minor difficoltà, personale regolare e con professionalità specifiche e garantite.
Va incentivata, con investimenti alla ricerca ed all’innovazione tecnologica, quella che viene definita l’economia verde o green economy, che deve diventare il nuovo bacino per una nuova occupazione.
Governo, Regioni e parti sociali debbono incontrarsi per avviare da subito un confronto serio e serrato per individuare i mezzi e le volontà, necessari per un’incisiva operazione, capace di invertire localmente il corso della crisi senza aspettare interventi messianici.