Di Palma (Cisl): proposte per occupazione e sviluppo
Quali certezze possono scaturire dal Piano triennale del lavoro presentato dal Ministero del Lavoro per i tanti giovani della provincia di Frosinone che attendono da lustri di trovare una occupazione e poter guardare con occhi diversi, più colorati, il loro futuro?
Una domanda che trova risposte dentro la riflessione fatta dalla CISL, risponde Domenico Di Palma, segretario generale aggiunto della Cisl di
Frosinone, ritenendo il Piano triennale un punto di partenza per affrontae in maniera seria ed organica la questione lavoro che diventa centrale rispetto alle altre grandi questioni che da tantissimi anni sono sul tappeto del Paese e della nostra provincia.
La questione crescita è la pre-condizione per allargare lo spazio per nuova occupazione in una provincia che ha un tasso di disoccupazione tra i più alti della Regione Lazio.
Il numero degli iscritti ai quattro centri per l’impiego al 31 Agosto 2009 risultava essere – evidenzia il dirigente sindacale – 78.115 unità,
passati al 31 Agosto 2010 ad un totale di 89.399, con un numero di disoccupati che veleggia oltre le 60mila unità.
Ripartire dal lavoro e dallo sviluppo diventa il baricentro di tutte le problematiche e le dinamiche che muovono tutto il nostro sistema sociale,
economico e produttivo.
Senza lavoro non c’è futuro e verrebbe meno anche il valore contenuto nell’art.1 della nostra Carta Costituzionale che ci ricorda: l’Italia è una
Repubblica fondata sul lavoro.
L’azione della CISL, ad ogni livello territoriale e di responsabilità, sarà, puntualizza Di Palma, attenta a sviluppare tutte le potenzialità che il
Piano triennale del Lavoro contiene a partire dalla necessità di dare corpo ad una strategia di uscita dalla crisi che pesa anche sul nostro tessuto sociale e produttivo.
Allora occorre ripensare ai processi in corso, adattandoli ai meccanismi di un mercato e di una economia globale che, se non presi in senso positivo, rischiano di diventare elementi di rottura con conseguenze sul fronte sociale.
Soggetti particolarmente penalizzati dalla crisi, sottolinea Di Palma, sono i giovani per i quali il Piano prevede percorsi formativi più pressanti,
il rilancio nell’immediato del contratto di apprendistato nonchè una revisione della regolamentazione dei tirocini per evitare abusi.
In questo contesto non vanno dimenticate le altre realtà che sono, da tempo, in una forte condizione di disagio come le donne, i disabili, gli
immigrati, che, in un mercato del lavoro pre-selvaggio, cadono dentro le reti del lavoro sommerso che, pur in mancanza di stime ufficiali, sta occupando nuovi spazi a danno del lavoro regolare e legale.
E’ apprezzabile, dice Di Palma, che il Piano confermi anzi rafforzi il ruolo delle attività ispettive, come luogo sinergico dei diversi organi di
vigilanza ed impegni il Governo a portare a compimento l’integrazione operativa dei servizi ispettivi e delle forze armate e di polizia.
Ufficio stampa e comunicazione Cisl Frosinone
Frosinone, 24 settembre 2010