Di Palma (CISL): stage e tirocini veri per garantire lavoro di qualità ai giovani disoccupati
Governo, Regioni e parti sociali hanno raggiunto, nei giorni scorsi, l’accordo sul nuovo testo per l’apprendistato, convenendo di aprire tre diversi tavoli negoziali sui tirocini, le collaborazioni ed il fondo sociale europeo.
Un passo avanti per la formazione più serrata e più aderente alla realtà del mondo del lavoro, ha detto Domenico Di Palma, segretario generale aggiunto della CISL di Frosinone che può aprire nuovi spazi occupazionali per i tanti giovani della nostra provincia in cerca di prima occupazione.
Il primo negoziato è quello destinato, ci ricorda il dirigente sindacale, a dare regole più certe o comunque a migliorare quelle esistenti per governare i tirocini e lo stage.
Due percorsi formativi senza dubbio importanti per l’integrazione tra scuola ed esperienze sul campo, dentro il mondo del lavoro, della produzione.
Oggi, continua Di Palma, c’è il rischio vero di cadere nella trappola di sgradevoli abusi per quanto riguarda il percorso degli stage. Infatti si deve registrare un uso improprio di tali strumenti formativi, spesso utilizzati dalle imprese per nascondere vere e proprie prestazioni di lavoro continuato o subordinato.
Secondo i dati di Unioncamere, dal 2006 ad oggi si è passati dai 230mila stage del 2006 agli oltre 350mila di oggi, con un aumento annuale del 15%.
Quindi una tendenza, evidenzia il dirigente della CISL di Frosinone, non di secondo piano nel mercato del lavoro che esige un monitoraggio costante per governare tale fenomeno con attenzione ed intelligenza.
L ‘effetto distorsivo dell’abuso degli stage si ripercuote negativamente su tutto il sistema del lavoro, dando corpo ad una concorrenza sleale tra le imprese, frustrando, soprattutto, le legittime aspirazioni dei giovani a vedere riconosciuti e valorizzati i propri talenti, generando meccanismi che modificano in maniera negativa gli importanti ed utili strumenti come l’apprendistato.
La CISL, dice Di Palma, ritiene necessario stabilire delle “linee guida” a livello nazionale, una cornice dentro la quale inserire, in maniera armonica e funzionale ed efficiente, accordi da realizzare con le parti sociali in tutte le Regionali, al fine di promuovere stage e tirocini, veri e di qualità.
Inoltre è importante indicare un tetto massimo di stagisti rispetto al totale dei dipendenti dell’azienda.
Va inoltre introdotta, ad avviso della CISL, una disposizione che impedisca all’azienda di effettuare più di uno stage con lo stesso tirocinante, utilizzandoli per rimpiazzare personale in malattia, maternità o in ferie.
Un altro punto dirimente per la CISL è la riduzione della durata massima dello stage che non può superare i sei mesi con richieste di eventuali proroghe, motivate e comunicate alla Direzione provinciale del lavoro.
Ufficio Stampa e Comunicazione CISL Frosinone