Di Palma (CISL) : l’azionariato dei lavoratori per una maggiore democrazia sindacale e per una crescita condivisa
I recentissimi fatti che hanno interessato la FIAT anche nella provincia di Frosinone rispetto alla richiesta di referendum, come atto e percorso per verificare la disponibilità dei lavoratori verso il piano, per sintesi, cosiddetto Piano Marchionne, hanno messo in evidenza la richiesta di procedure chiare per misurare il grado di democrazia e di partecipazione dentro il sistema sindacale.
Il tema della democrazia sindacale, sottolinea Domenico Di Palma, segretario generale aggiunto della CISL di Frosinone, anche alla luce degli avvenimenti che hanno interessato il pianeta Fiat, è entrato prepotentemente nel dibattito-confronto tra le organizzazioni sindacali.
La democrazia sindacale non è un’ idea, un concetto filosofico che vive dentro la sfera della dialettica, sganciata dalla realtà.
Essa è corpo ed anima, continua il dirigente sindacale, che vive dentro le dinamiche delle relazioni dell’economia e della società .
Senza le relazioni economiche, caratterizzate dal mercato, dalla finanza, dalle esigenze di ristrutturazione o di crescita dell’azienda, dal capitale sociale ed umano e quelle sociali, non si potrà misurare il livello di pluralismo sindacale, fatto anche di conflitto o cooperazione.
Per questi motivi, aggiunge Di Palma, al fine di evitare derive demagogiche o legate ad ideologie non più aderenti al nuovo dinamismo sociale, occorre definire la rappresentanza e la rappresentatività dei diversi agenti sindacali, divenuta con il tempo una questione non più rinviabile.
E’ un percorso necessario richiesto dal mondo del lavoro in senso lato ma principalmente dai lavoratori, interessati a poter contare su regole chiare che definiscano il ruolo negoziale del sindacato, legittimando il diritto a stipulare accordi sindacali.
L’assetto complessivo della sindacalizzazione, inoltre, continua Di Palma, mette in luce una eccessiva frantumazione degli interessi rappresentati con gravi rischi per la stessa democrazia sindacale che può essere messa, pericolosamente, in discussione da forme di estremismo e di radicalismo, tese soltanto a forzare la mano per l’obiettivo di avere spazio, senza avere la forza
richiesta da una normale e democratica dialettica tra le parti in campo.
Questi sono solo alcune considerazioni che ci portano a confermare la necessità, dentro le dinamiche sindacali e sociali, di avere regole chiare per disciplinare e misurare il consenso dei lavoratori.
Un percorso, reso ancor più urgente, anche per garantire la diretta partecipazione ed una maggiore responsabilizzazione dei lavoratori dentro l’azienda, che diventerà parte integrante del proprio futuro.
Ufficio stampa e comunicazione Cisl
Frosinone 31 Gennaio 2011