Di Palma (Cisl): Bene il calo degli infortuni ma vanno letti ed interpretati alla luce della crisi
Gli incidenti mortali sul lavoro, secondo i dati INAIL, sono fortunatamente in calo.
Infatti per l’anno appena trascorso si rilevano, a livello nazionale con ricadute a livello territoriale e quindi anche nella provincia di Frosinone, 980 morti sul lavoro (-6,9 sul 2009).
Un dato comunque allarmante ed inaccettabile – dice Domenico Di Palma, segretario generale aggiunto della CISL di Frosinone – che non sempre dà il segno netto di come stanno realmente le cose in presenza, soprattutto, di una situazione di crisi che, da troppo tempo, sta investendo interi settori dell’edilizia, dell’industria e di altri importanti segmenti produttivi del nostro territorio.
Gli infortuni sul lavoro, denunciati nel complesso – altro dato significativo – sono anch’essi, sempre fortunatamente, in discesa.
Infatti nel 2010 sono stati oltre 775mila a fronte dei 790.112 del 2009.
Nel settore industriale si registra un calo consistente con 278.400 incidenti (75.500 dei quali nelle costruzioni) contro i 296.381 del 2009.
Il settore agricolo segna oltre 50mila incidenti con una riduzione del 4,9% mentre nei servizi, il numero aumenta con più 1,3% (446.750 nel 2010).
Nella nostra provincia, evidenzia il dirigente sindacale, il calo è generalizzato.
Tuttavia sarebbe necessario, continua Di Palma, fare un’analisi più attenta ed approfondita,soprattutto, sul numero degli occupati della nostra provincia.
Qualsiasi analisi per determinare l’andamento degli infortuni di un territorio non può prescindere dal numero degli occupati. E’ per questo che continuiamo a chiedere, insistentemente, il buon funzionamento dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro per poter rilevare i dati occupazionali e determinare la vera situazione infortunistica della nostra provincia.
La crisi senza dubbio ha inciso ed incide tuttora sul fenomeno degli incidenti e degli infortuni sul lavoro.
Meno lavoro meno incidenti!
E’ indubbiamente positivo il calo, ad esempio nel settore dell’edilizia, ma ciò si deve alla diminuzione dei lavoratori dipendenti a favore dei lavoratori autonomi e soprattutto ad un deficit produttivo che registra un meno 3%, causa la crisi e la scarsa attenzione della politica.
Imprese in affanno e aumento del lavoro nero.
Inoltre, occorre, sottolinea il dirigente CISL, tenere presente, dentro la crisi occupazionale, l’aumento della Cassa integrazione per cui risultano occupati ma di fatto i lavoratori non lavorano e quindi non sono esposti ai rischi.
Il calo degli incidenti e degli infortuni, sottolinea ancora Di Palma, è dovuto non solo alla congiuntura ma anche alla presenza attiva del sindacato ed al lavoro sinergico tra le parti in campo: sindacato, imprenditori ed istituzioni, in particolare dall’ottimo lavoro svolto dalla Task Force Sicurezza – Gruppo di lavoro infortuni sul lavoro – promossa dal Prefetto di Frosinone.
L’azione di informazione e di formazione sui temi come la sicurezza e la legalità, conclude Di Palma, svolta in modo articolato e capillare sul territorio anche dal sindacato, dalla CISL e dal patronato INAS, hanno contribuito positivamente ad elevare il livello di guardia verso quelle forme di lavoro nero e sommerso che costituiscono la vera piaga e motivo di incidenti mortali ed infortuni gravi non facilmente rilevabile per la condizione di illegalità in cui si vedono costretti ad operare i lavoratori.
Ufficio stampa e comunicazione Cisl