Ecco le misure a favore dei giovani previste dal Protocollo su Previdenza, Lavoro e Competitività
La centralità della condizione previdenziale dei giovani è stato il punto fermo della CISL, dalla priorità del decollo della previdenza integrativa al negoziato sulla modifica dello scalone per renderlo socialmente più equo.
Dobbiamo dare un messaggio forte di attenzione dei giovani e ai giovani, cominciando con il valorizzare la loro centralità in questo accordo, un accordo che finalmente da risposte e prospettive a migliaia di giovani presenti anche nella Nostra Provincia.
Una particolare attenzione è dedicata ad evitare che le flessibilità contrattuali e la discontinuità dei rapporti di lavoro, ampliamente diffusi specie nella prima parte della vita lavorativa, compromettano il raggiungimento di adeguati livelli di copertura pensionistica.
Gli interventi sul versante previdenziale sono finalizzati a questo scopo, ampliando la possibilità di cumulo (totalizzazione) dei contributi versati nelle diverse gestioni, consentendo il riscatto del corso legale di laurea a condizioni più vantaggiose di quelle attuali, disponendo un aumento della contribuzione pensionistica a carico dei parasubordinati e tenendo conto, infine, nella ridefinizione dei criteri e delle modalità di revisione dei coefficienti di trasformazione per il calcolo della pensione contributiva, di meccanismi e solidarietà e di garanzia a tutela delle pensioni più basse.
Tra le misure per il reddito e l’occupazione dei giovani, oltre l’aumento degli assegni di ricerca presso le Università, vi sono diversi fondi di rotazione: quello microcredito che riprende l’esperienza dei prestiti d’onore, quello per i parasubordinati per coprire eventuali periodi di inattività fino a 12 mesi, quello per i giovani lavoratori autonomi per intraprendere nuove attività.
Il sistema degli incentivi all’occupazione saranno oggetto di una riforma, orientandoli soprattutto all’occupazione delle donne, dei giovani e degli over 50.
Per i rapporti di impiego, sono previsti la valorizzazione dell’apprendistato, i correttivi normativi per contrastare gli abusi derivanti dalla successione dei contratti di lavoro a tempo determinato, il riordino dei rapporti a tempo parziale con un rafforzamento della contrattazione, incentivi per contratti a tempo parziale “lungo” e agevolazioni per le trasformazioni, abolizione del lavoro a chiamata, d’altra parte scarsamente attivato.
Enrico Coppotelli, Presidente ALAI CISL