Enrico Coppotelli (Alai Cisl): Giovani flessibili loro malgrado
Tredici anni; tanto c’è voluto perché i giovani Frusinati si rassegnassero alla precarietà, al futuro incerto, ad una Provincia a crescita economica zero, ad essere la prima generazione di “figli che stanno peggio dei genitori”. Oggi, una timida reazione c’è stata ed è ufficialmente registrata da un’indagine della CISL di Frosinone.
I Giovani Ciociari sono Ragazzi che si danno da fare, spesso confusamente, senza fare progetti a lungo termine ma anche senza mai smettere di muoversi. “I giovani di oggi – racconta il curatore dell’indagine Enrico Coppotelli – stanno cambiando.
Hanno accettato il relativismo e la frammentarietà propri della nostra epoca e attribuiscono al rischio un valore. Fanno programmi ma non progetti a lungo termine e si muovono senza sosta, ma mai in modo lineare”. Sì, stanno ancora a casa più a lungo dei coetanei europei, ma meno dei loro predecessori.
E non sono più rappresentabili, non unicamente almeno, con lo stereotipo del bamboccione. Uno dei dati più significativi della ricerca è, infatti, il fatto che la maggioranza dei giovani studia; tuttavia lavorano più ragazzi di quanto ci si possa aspettare. Frequenta l’università la stragrande maggioranza dei 19-28 enni.
Ma non sono pochi quelli che lavorano per pesare meno sulle spalle della famiglia, per concorrere alle proprie spese.
”Nei giovani – spiega ancora Coppotelli – è in atto una sorta di mutazione genetica:
vanno avanti mentre tutto cambia, mentre tutto è provvisorio, accettando di non avere un progetto definitivo, anche perché il futuro non è più, come una volta, l’evoluzione del presente. Oggi facciamo fatica a immaginarcelo”.
Emblematico di questo tipo di mutazione è il fatto che i giovani cominciano ad accettare la flessibilità come elemento non più disfunzionale ma organico al mercato del lavoro.
Anche perché l’ALAI – CISL, dalla Legge 196/97, passando per la Legge 30/03 (Biagi) fino ad arrivare ad oggi, ha rafforzato la concertazione delle tutele per i Lavoratori Flessibili.
Infine, un altro cambiamento epocale, che scava un solco tra i 18-30enni di oggi e i loro predecessori è avvenuto nell’ambito dei media. Mentre i giovani di ieri sono cresciuti con la tv, per quelli di oggi il mezzo di comunicazione di riferimento è internet. I ragazzi navigano quasi tutti i giorni ed il sorpasso di internet sulla televisione, con tutto ciò che questo comporta per l’informazione, i media e il mercato in genere, è alle porte.
Il Responsabile Alai Cisl Frosinone, Enrico Coppotelli