Enrico Coppotelli (Alai Cisl): Relazione Congressuale
Care Amiche ed Amici, gentilissimi ospiti, benvenuti al II° Congresso della ALAI – CISL di Frosinone.
Arriviamo a questo importante appuntamento, dopo aver consultato centinaia di Lavoratrici e Lavoratori attraverso le Assemblee nei luoghi di lavoro.
Il Congresso è un momento molto importante per la vita della Nostra Organizzazione, perché si rinnovano gli organismi, ma soprattutto si fanno i Bilanci delle attività sviluppate negli ultimi quattro anni.
Per me, che da appena due anni sono alla guida dell’ALAI di Frosinone, questo impegno è stato confortato dalle centinaia di persone incontrate, dall’ottimo rapporto con l’Unione di Frosinone e con tutti i Segretari Generali delle Federazioni di Categoria e dai Responsabili degli Enti e delle Associazioni. L’ALAI era la “crisalide” della CISL di Frosinone oggi è una realtà di tutela, rappresentanza e partecipazione per centinaia e centinaia di Lavoratori Socialmente Utili, Collaboratori a Progetto, Lavoratori in Somministrazione.
Siamo oggi una realtà consolidata di circa 1.000 iscritti in Provincia di Frosinone.
Le novità rilevanti, che caratterizzano questo Congresso e che lo rendono decisamente diverso dall’altro, sono le novità statutarie e gli organismi che verranno eletti.
Il passaggio dal Coordinamento alla Presidenza e l’elezione di una Assemblea ad ogni livello, composta da una parte di associati eletti, segnano per Alai una svolta ed una presa di responsabilità ancora maggiore nei confronti dei propri iscritti che così diventano protagonisti del sindacato che li rappresenta.
Alai in questi anni, grazie alla capacità di non essere solamente il “sindacato dei precari”, ma di svolgere un ruolo attivo nella tutela e nella rappresentanza di quel mondo del lavoro, che in modo anche strumentale viene sempre più spesso identificato come precario, è riuscita a costruirsi una credibilità interna ed esterna alla CISL ed un ruolo riconosciuto.
La firma del contratto nazionale dei somministrati, il rafforzamento degli sportelli Alai con la conseguente trasformazione in qualcosa di più sostanzioso come i Club, il ruolo attivo e trasversale per la tutela degli atipici, insieme alle categorie, sono solo alcuni dei punti che hanno caratterizzato e caratterizzano il percorso di sviluppo di Alai.
La Provincia di Frosinone in termini occupazionali è oggi una realtà con molte ombre e poche luci visto che, tra l’altro, la crisi finanziaria ci ha investito in pieno.
Il Lazio è, secondo la Banca dati dell’INPS, la seconda Regione Italiana, dopo la Basilicata, per numero di ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria e straordinaria +262% di ore in più rispetto al 2007.
La Provincia del Lazio, dove si è avvertito maggiormente il “costo umano” della recessione è purtroppo Frosinone, dove nel solo anno 2008 si sono messi a rischio circa 7.000 posti di lavoro.
Dietro i maldestri tentativi di sdrammatizzare la situazione, c’è forse una strategia tesa a ribaltare a favore delle imprese i rapporti di forza del mercato del lavoro.
Per capirla, occorre partire dai Precari.
Tre economisti, Berton, Richiardi e Sacchi, autori del libro”Flexinsecurity: perché in Italia la flessibilità diventa precarietà”, hanno messo a punto un sistema basato sui dati storici dell’INPS per calcolare quanti contratti arriveranno a scadenza nei prossimi mesi. Il risultato è impressionante: entro Luglio termineranno un milione di contratti, da Agosto a Dicembre altri 1,4 milioni.
È naturalmente impossibile prevedere quanti saranno confermati: l’unica certezza è che i precari sono i primi a perdere il posto.
Con la crisi in atto, dunque, il rischio di restare a casa riguarda tutti, nessuno escluso.
La Nostra convinzione è, dunque, che questo è il momento di riformare i meccanismi di protezione sociale in maniera più incisiva, più bilateralità ed ammortizzatori sociali ma non più meramente di tipo risarcitorio, ma un nuovo riformismo basato sul Welfare to work.
In Italia solo il 18% delle persone che perdono lavoro o che non riescono a trovarlo ha un sistema assicurativo – un ammortizzatore sociale – che copra questo rischio con un sussidio per il tempo strettamente necessario per cercare un nuovo lavoro o per adattare le proprie competenze alla domanda del mercato. I più esposti sono proprio i lavoratori assunti con contratti flessibili, a tempo determinato.
Scriveva Marco Biagi che occorre “disporre anche in Italia di un nuovo assetto della regolazione e del sistema di incentivi e ammortizzatori, che concorra a realizzare un bilanciamento tra flessibilità e sicurezza”.
Occorre, quindi, disporre di un sistema assicurativo per i periodi di disoccupazione generalizzato e universale, che superi gli attuali ammortizzatori e che tuteli anche i lavoratori flessibili e precari, ma che non produca abusi e non scoraggi la ricerca di unlavoro.
Occorre un nuovo welfare, un nuovo patto sociale che vincoli l’erogazione di ammortizzatori sociali, di formazione personalizzata e di servizi per il collocamento, al concorso attivo del disoccupato nella ricerca del lavoro.
Si chiama welfare to work quel sistema di diritti e doveri in cui il disoccupato o inoccupato viene aiutato con un sussidio economico, con la formazione professionale, con il collocamento e con altre misure, in cambio deve impegnarsi nella ricerca del lavoro e accettare i posti che gli sono offerti; nel caso non rispetti questo accordo il sussidio è ridotto o soppresso.
Scriveva Marco Biagi che occorre “disporre anche in Italia di un nuovo assetto della regolazione e del sistema di incentivi e ammortizzatori, che concorra a realizzare un bilanciamento tra flessibilità e sicurezza”.
Occorre, quindi, disporre di un sistema assicurativo per i periodi di disoccupazione generalizzato e universale, che superi gli attuali ammortizzatori e che tuteli anche i lavoratori flessibili e precari, ma che non produca abusi e non scoraggi la ricerca di unlavoro.
Occorre un nuovo welfare, un nuovo patto sociale che vincoli l’erogazione di ammortizzatori sociali, di formazione personalizzata e di servizi per il collocamento, al concorso attivo del disoccupato nella ricerca del lavoro.
Si chiama welfare to work quel sistema di diritti e doveri in cui il disoccupato o inoccupato viene aiutato con un sussidio economico, con la formazione professionale, con il collocamento e con altre misure, in cambio deve impegnarsi nella ricerca del lavoro e accettare i posti che gli sono offerti; nel caso non rispetti questo accordo il sussidio è ridotto o soppresso.
Per questo la bilateralità deve essere responsabilità da ambo le parti per ricoprire un ruolo fondamentale all’interno del sistema delle relazioni sindacali e degli assetti contrattuali. Solo in un modello sussidiario in cui le prestazioni da essa erogate si integrano con quelle del settore pubblico, il lavoratore sarà sempre più tutelato.
Tale risultato non sarebbe possibile se non in un sistema di collaborazione tra le parti sociali, in antitesi con un sistema meramente conflittuale, che rischia di creare solo comodi rifugi di deresponsabilizzazione.
Il nostro contratto ha svolto, come si evince dagli ultimi interventi del Governo per affrontare la crisi economica, un ruolo anticipatore per quanto concerne la risposta alle problematicità che contrassegnano temporaneità e discontinuità di lavoro.
Per noi è la riaffermazione di un modello che attinge alla cultura della Cisl, e il cui sviluppo è elemento centrale della nostra azione.
La politica di Alai in termini di rappresentanza si è mossa nell’ottica di non demonizzare la flessibilità in sè, che non va necessariamente vista come sinonimo di precarietà, ma come una componente del Mercato del Lavoro da governare e da sostenere attraverso una azione di costruzione di tutele.
La trasformazione delle collaborazioni coordinate e continuative nel contratto a progetto nel tentativo di arginare il fenomeno delle finte collaborazioni ha costituito certamente per Alai e per la Cisl un risultato importante soprattutto se si pensa al ruolo fondamentale svolto in questi anni dalla contrattazione collettiva che attivamente, come ormai coralmente riconosciuto, ha contribuito – mediante la sottoscrizione di accordi-quadro – a sollecitare interventi normativi che, di fatto, hanno recepito tutti i diritti e le tutele di base.
Tra gli interventi più significativi citiamo l’aumento delle aliquote contributive per i collaboratori, mirato a scoraggiare un utilizzo improprio e legato solo ai minori costi, il miglioramento delle prestazioni sociali di malattia, infortunio e maternità inclusa quella a rischio, il potenziamento dei servizi ispettivi, le misure di stabilizzazione per i precari, inclusi i collaboratori nella pubblica amministrazione, questione quest’ultima ancora aperta.
Lo spirito con cui Alai ha condotto e conduce la contrattazione in favore dei collaboratori non è in contrapposizione al lavoro e all’azione svolta dalle federazioni di categoria. Al contrario essa punta a “fare rete e a rafforzare i rapporti con le categorie….muovendoci su un doppio binario che ci vede, da un lato, titolari di una rappresentanza condivisa e, dall’altro, titolari di una rappresentanza in esclusiva”.
Lo spirito di Alai è e sarà sempre collaborativo e pienamente coerente con quanto sostenuto dalla Cisl secondo cui “l’azione di ALAI deve raccordarsi, nei diversi territori, con le categorie e con le strutture di servizio della CISL che possono fornire un concreto contributo allo sforzo di organizzazione e tutela dei lavoratori non standard” (tesi XV° Congresso).
A Frosinone, a titolo esemplificativo e non certo esaustivo, alcune esperienze significative si sono avute, in tema di trasformazione dei rapporti di collaborazione in lavoro subordinato con FIBA e FISASCAT; in tema di stabilizzazioni con la FPS e la FIT, in tema di regolamentazione dei contratti di lavoro a progetto con la CISL – SCUOLA.
Un lavoro molto impegnativo è stato fatto nei confronti degli Lsu e degli Lpu, presenti in modo massiccio in provincia di Frosinone. Nati come strumenti di workfare per i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo che avevano esauriti i periodi di mobilità, ma poi gonfiati in maniera straordinaria nell’illusoria convinzione che essi potessero dare una risposta anche ai giovani in cerca di primo impiego, essi hanno avuto diverse evoluzioni. Molte sono state le stabilizzazioni, quasi tutte avvenute con una forte spinta sindacale, presso gli enti utilizzatori o presso aziende private che hanno usufruito degli incentivi previsti.
Nel solo anno 2008 ben 380 Socialmente Utili hanno visto la stabilizzazione occupazionale con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Ma sicuramente non ci fermeremo qui.
Come CISL è in piedi una importante azione con la Regione Lazio per dare definitiva conclusione ai progetti LSU entro il 2011 con lo stanziamento di oltre 13 milioni di euro di risorse.
Esigiamo, infine, che si apra una discussione sui contributi previdenziali figurativi che vengano calcolati come effettivo rapporto di lavoro subordinato.
Questi Nostri obiettivi vanno realizzati con l’apporto della CISL di Frosinone e le Federazioni di Categoria interessate, nella consapevolezza che l’ attuale crisi produttiva non facilita questi percorsi.
Il Lavoro dell’ALAI di Frosinone in questi anni, oltre che sulla contrattazione, si è articolato nel rafforzamento degli sportelli. Il nostro essere presenti si è rivelato col tempo un valore aggiunto che dal 2007 ha visto un ulteriore salto di qualità, in collaborazione con lo Ial Cisl, per la costituzione del Club Giovani.
L’obiettivo di ALAI, attraverso la costituzione del club è stata quella di rivolgersi ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni che cominciano ad approcciarsi al mondo del lavoro o che stanno cercando un reinserimento occupazionale o che necessitano di informazioni sulla propria situazione contrattuale lavorativa.
La nascita dei Club Giovani di Frosinone si colloca in uno scenario di marcata individualizzazione dei rapporti di lavoro, in un contesto di emergenti, nuove e diverse soggettività nelle scelte professionali dei lavoratori e di coloro che ancor prima si trovano ad affrontare la ricerca di un’occupazione.
La realtà del Club Giovani, oggi è decisamente articolata e in crescita; infatti, forniamo servizi standardizzati e servizi specifici legati alla realtà territoriale.
Con il CAAF e con L’INAS di Frosinone c’è un rapporto di collaborazione intenso che ci sta consentendo di offrire servizi di assistenza Fiscale e Previdenziale che, oggi con i Decreti Anticrisi del Governo, stanno trovando prestazione ad alto valore aggiunto e di qualità.
Voglio avviarmi alle conclusioni di questa relazione, volutamente tanto leggera quanto esaustiva, valutando molto positivamente l’accordo raggiunto tra il Governo e le Regioni lo scorso venerdì, più volte sollecitato dalla Cisl da diversi mesi, per il finanziamento degli ammortizzatori sociali pari ad 8 miliardi di euro per il 2009-2010.
Ciò permetterà di intervenire per il sostegno al reddito a favore di centinaia di migliaia di lavoratori, sospesi dal lavoro o licenziati in questi mesi, estendendo la copertura economica anche ai lavoratori temporanei, somministrati, a progetto, oltreché agli apprendisti e ai dipendenti delle piccole aziende. La positiva collaborazione tra il Governo e le Regioni permetterà non solo di avere le risorse necessarie in previsione di una acutizzazione della crisi nei prossimi mesi ma anche di poter offrire ai lavoratori interessati il sostegno del reddito combinato con interventi formativi utili e necessari.
L’accordo tra il Governo e le Regioni permette ora di sbloccare tutti gli adempimenti attuativi necessari per una tempestiva erogazione del sostegno al reddito ai lavoratori. In particolare è necessario che venga subito deliberata la prima assegnazione delle risorse con il riparto alle singole regioni , in modo tale che possano essere avviati fin dalla prossima settimana in ogni regione gli incontri con le parti sociali per una puntuale individuazione delle necessità di intervento e delle modalità di copertura ed erogazione del sostegno al reddito.
Importante è anche l’innalzamento dell’integrazione salariale dal 60 al 80 per cento per i contratti solidarietà, che rimangono per la Cisl uno degli strumenti più efficaci per arginare le crisi aziendali.
L’ALAI di Frosinone è un esempio vivo che in Provincia c’è vita intelligente e continuerà l’azione di avamposto territoriale per tutelare coloro che vivono la frammentazione del lavoro e non solo, con rinnovato slancio di collaborazione con tutta la CISL, perché la CISL è una, la CISL UNISCE.
Ciò permetterà di intervenire per il sostegno al reddito a favore di centinaia di migliaia di lavoratori, sospesi dal lavoro o licenziati in questi mesi, estendendo la copertura economica anche ai lavoratori temporanei, somministrati, a progetto, oltreché agli apprendisti e ai dipendenti delle piccole aziende. La positiva collaborazione tra il Governo e le Regioni permetterà non solo di avere le risorse necessarie in previsione di una acutizzazione della crisi nei prossimi mesi ma anche di poter offrire ai lavoratori interessati il sostegno del reddito combinato con interventi formativi utili e necessari.
L’accordo tra il Governo e le Regioni permette ora di sbloccare tutti gli adempimenti attuativi necessari per una tempestiva erogazione del sostegno al reddito ai lavoratori. In particolare è necessario che venga subito deliberata la prima assegnazione delle risorse con il riparto alle singole regioni , in modo tale che possano essere avviati fin dalla prossima settimana in ogni regione gli incontri con le parti sociali per una puntuale individuazione delle necessità di intervento e delle modalità di copertura ed erogazione del sostegno al reddito.
Importante è anche l’innalzamento dell’integrazione salariale dal 60 al 80 per cento per i contratti solidarietà, che rimangono per la Cisl uno degli strumenti più efficaci per arginare le crisi aziendali.
L’ALAI di Frosinone è un esempio vivo che in Provincia c’è vita intelligente e continuerà l’azione di avamposto territoriale per tutelare coloro che vivono la frammentazione del lavoro e non solo, con rinnovato slancio di collaborazione con tutta la CISL, perché la CISL è una, la CISL UNISCE.
Grazie.
Presidente Alai Cisl di Frosinone, Enrico Coppotelli