Femminicidio, arriva il DECRETO delle 3P: Prevenire, Punire, Proteggere
Bene l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Decreto Legge sul Femminicidio, all’interno del c.d. Pacchetto Sicurezza.
Un provvedimento snello, fatto solo di 12 articoli, ma che sarà destinato a segnare un passo epocale nella lotta alla violenza di genere. Esprimiamo apprezzamenti, dichiara Alessandra Romano, Segretario Provinciale CISL, per i principi che lo stesso decreto recepisce, per il sistema di protezione che definisce e per il messaggio culturale che divulga. I cardini su cui si sviluppa riguarda, in modo particolare:
prevenire la violenza di genere, punirla in modo certo e proteggere le vittime, arresto obbligatorio in flagranza per delitti di maltrattamento familiare e stalking, permesso di soggiorno per motivi umanitari a quei soggetti che subiscono violenze e che siano stranieri, corsia preferenziale per i processi di femminicidio e gratuito patrocinio per le vittime. Noi della CISL di Frosinone, prosegue la Romano, sono diversi anni ormai che offriamo il patrocinio gratuito, attraverso i nostri legali, alle donne che ci hanno chiesto aiuto per aver subito molestie, maltrattamenti, soprusi, violenze sia domestiche che in ambienti di lavoro. Inoltre, nel DL “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere” si prevede che la vittima di violenza, dovrà essere informata costantemente sulla condizione giudiziaria in cui versa il denunciato; sono previste aggravanti se al reato assiste un minore di 18 anni, se la violenza viene commessa su una donna incinta o in stato di disabilità psico-fisica anche temporanea, oppure dal coniuge o dal convivente. Inoltre, una volta fatta, la querela diventa irrevocabile, viene garantito l’anonimato, sia nelle testimonianze che nelle denunce; viene data alle Forze di Polizia la possibilità di allontanare da casa con urgenza il coniuge molesto che genera violenza. Nel provvedimento vengono opportunamente inserite anche misure contro il cyber bullismo, boia occulto di nuova generazione, che sta mietendo vittime, soprattutto, tra le adolescenti. La legislazione, il cambiamento culturale in favore del maggior rispetto uomo-donna, il recupero e le azioni di sostegno, sono parte di un’azione multitasking che per la CISL presuppone un coordinamento sinergico dei diversi soggetti, istituzioni, parti sociali, forze dell’ordine e associazionismo, ciascuno impegnato in base alle proprie competenze, a prevenire e contrastare la violenza in tutte le sue manifestazioni, incluso il recupero dei violenti. La CISL e’ pronta a fare la sua parte – conclude Alessandra Romano – nella consapevolezza che solo attraverso un’alleanza tra tutti gli attori sociali, possiamo porre la parola fine a questa mattanza.