Ci risiamo. I cittadini ed in particolare i pensionati della provincia di Frosinone, a seguito della decisioni dei Sindaci si vedranno costretti a pagare importi elevatissimi se non astronomici, relativi all’aumento dell’acqua nei vari comuni che intorno al 20% circa. E non è finita qui perché, tali aumenti saranno addirittura retroattivi.
Non appena siamo venuti a conoscenza di tale decisione, leggendo la notizia sulle pagine locali della stampa, a seguito delle sollecitazioni pervenuteci dai nostri iscritti, come Fnp di Frosinone, non condividiamo ne il merito ne il metodo usato. Ci siamo immediatamente attivati per prendere un immediata posizione unitaria, invitando agli amici pensionati dello Spi-Cgil e Uilp-Uil ad intraprendere una iniziativa pubblica da effettuarsi davanti la sede dell’Amministrazione Provinciale per rivendicare, come stiamo facendo in questi giorni con i responsabili dei comuni, un serio confronto sulla politica dei prezzi e tariffe, partendo dall’aumento del canone dell’acqua, e delle altre tariffe amministrate dai comuni.
I Comuni prima di decidere gli aumenti tariffari avevano il diritto dovere di tentare di risolvere tutte le inadempienze del gestore che sono tante.
Una situazione insostenibile pesante come un macigno per le tasche dei cittadini, aumenti che non si possono scaricare sulle fasce deboli: anziani, pensionati con minimo di pensione,disoccupati famiglie monoreddito,che fanno fatica, come abbiamo sempre denunciato, ad arrivare alla terza settimana, costretti a barcamenarsi in un sistema di consumo i cui costi sono notevolmente aumentati, in virtù anche di una mancanza di controlli alla fonte.
Di fronte a questa drammaticità di aumenti indiscriminati, come Fnp-Cisl chiediamo agli amministratori provinciali e comunali di riconsiderare scelte e comportamenti, vessati da costi ingiustificati ed ingiustificabili a fronte di un servizio palesemente allo sbando, se non allo sfascio e chiediamo di attivarsi per aprire un confronto serio con le Organizzazioni Sindacali dei Pensionati,come più volte abbiamo sollecitato, con il preciso obiettivo di salvaguardare i pensionati, i cittadini che hanno un reddito da pensione e di lavoro molto bassi, da aumenti non giustificati delle tariffe.