Franco Neroni (Fim Cisl): Senza rischio non c’è impresa
Il problema dell’occupazione nella provincia di Frosinone è allarmante. I disoccupati corrono a due cifre con esiti incerti .
La situazione dei giovani è molto critica. Un allarme quasi inascoltato dal fronte della politica.
Lo stesso presidente del Consiglio Mario Monti ha riconosciuto che per aumentare la produttività, sottolinea Franco Neroni, segretario generale FIM CISL di Frosinone, occorre coinvolgere nelle decisioni le parti sociali.
E’ vero che la situazione nella nostra provincia,- continua Neroni, guardando i dati anche della Cassa integrazione e non solo,- è allarmante su diversi fronti: i giovani non trovano lavoro, i disoccupati, una volta messi fuori dai luoghi di lavoro, non trovano altro, le famiglie sono in sofferenza, l’indotto è in forte sofferenza.
Tuttavia, fortunatamente vi sono situazioni di pregio, dati che indicano che la provincia di Frosinone ha le risorse umane, professionali, imprenditoriali e sociali attrezzate per fare squadra con le forze politiche locali, regionali e nazionali al fine di trovare vecchie e nuove strade per uscire dal tunnel della crisi.
Le nostre industrie sono in forte sofferenza anche per responsabilità attribuibili ad un sistema bancario e finanziario che dovrebbe avere più coraggio, aiutando fattivamente, le imprese e per l’eccessivo carico fiscale che rende poco appetibile trovare nuovi investitori, da un lato, o puntare ad investimenti per nuove linee di prodotti ad alto valore aggiunto.
Senza rischio non c’è impresa. La Fiat e tutto l’indotto ad essa collegato – dice Neroni – stanno pagando non solo lo scotto della crisi dell’auto ma anche delle voci di incertezza sul futuro dello stabilimento di Cassino, creando tensione all’interno del mondo del lavoro provinciale.
Queste problematicità non devono costituire per la FIAT l’alibi per impedirgli di fare chiarezza sui ritardi degli investimenti del progetto Fabbrica Italia, sulle politiche industriali e strategiche del gruppo ed in modo specifico sul futuro dello stabilimento di Cassino.
Va anche detto – continua il segretario provinciale Fim Cisl, Neroni – che dentro questo tunnel, lungo e tortuoso, vi sono spazi per guardare oltre e vedere la luce di un futuro diverso, capace di farci dire che non tutto il nostro sistema industriale è in sofferenza.
E’ di questi giorni – dice Neroni – la notizia, ad esempio, che la Iacobucci HF è tra le finaliste per il prestigioso premio European Business Awards.
Il premio promuove la ricerca e l’innovazione delle migliori aziende in Europa.
Il Gruppo Iacobucci è una realtà industriale di consolidata esperienza nel mercato internazionale dell’aeronautica, nel quale eccelle per la progettazione, certificazione e produzione di prodotti per cucine di bordo.
Questo risultato è frutto di un impegno e di una condivisione dei risultati tra gruppo dirigente, lavoratori e sindacato che partecipano tutti, secondo le loro competenze, al raggiungimento degli obiettivi.