Franco Neroni (Fim Cisl): Tornare all’etica del lavoro per uscire dalla crisi
La crisi nei suoi vari aspetti, nella sua globalità dei fenomeni , delle attese, continua a colpire , in maniera pesante, il sistema produttivo della
provincia di Frosinone. E lo fa senza guardare in faccia a nessuno. La crisi non ha cuore: essa prende , come un fiume in piena, tutto ciò che è sul suo
percorso.
Drammatizzazione del fenomeno? No risponde, in maniera forte e decisa, Franco Neroni, segretario generale della FIM (federazione italiana
metalmeccanici) CISL della provincia di Frosinone. Nessuna drammatizzazione, sono i dati, i numeri che parlano. Il sindacato in genere, e la CISL per prima, non è portato a creare situazioni che evidenziano artatamente le difficoltà.
Esse, le difficoltà, sottolinea Neroni, sono sotto gli occhi di tutti.
Poi? “Da più parti, molto recentemente anche le parole del Santo Padre a Cassino nei giorni scorsi, sottolineano che la crisi c’è e che essa va affrontata con spirito e regole nuove. L’uomo torni ad essere al centro dell’attenzione della politica. La virtù del lavoro-come ci ricorda anche il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia e lo stesso Abate dell’Abbazia di Monte Cassino- prenda il posto all’egoismo. Il fattore umano è certamente uno degli elementi fondamentali per uscire dalla crisi; una crisi dovuta non solo per l’eccessiva finanziarizzazione del mercato ma dal fallimento della ragione che ha voluto mettere al centro del sistema il dio denaro cacciando via i valori propri dell’essere umano. La presenza del Papa e soprattutto le sue parole siano da sprone e conduca le forze vive ed attive del nostro territorio ad un nuovo impegno per far ripartire il volano del lavoro.”
Ancora? “Necessita che, ad ogni livello di responsabilità, globale, locale, grazie alla centralità dell’Uomo, del lavoro, del ritorno all’etica del lavoro, di una nuova morale, si dia spazio ad una nuova e buona politica.
Noi, come Cisl, non ci stanchiamo mai di chiamare in causa la Provincia, la Regione ed il Governo affinché affrontino questa emergenza , dando , attraverso strumenti finanziari, nuovi e vecchi ammortizzatori, un impulso straordinario all’economia della nostra provincia sul versante degli investimenti e della crescita dei salari e delle pensioni.”
Come è la situazione da noi? “Anche la nostra provincia registra un calo di mercato del meno 25%, con industrie che sono costrette ad utilizzare al massimo la cassa integrazione. Infatti negli ultimi tempi essa è passata dal 500% al 700% con l’evidente rischio di perdere altri posti di lavoro. Basta dire, come esempio, che la ABB SACE, importante industria a dimensione mondiale, non ha riconfermato circa 60 dipendenti a tempo determinato , mettendo in mobilità 70 dipendenti. Non c’è tempo da perdere: la nostra è una provincia che rischia molto se non vi saranno interventi urgenti e misure di sostegno e legislative che la inseriscano in un contesto di maggior sicurezza.”
Come vede l’operazione Fiat? “Ci riferiamo certamente agli accordi con la Chrysler e con l’Opel, due colossi nel campo automobilistico: noi consideriamo tale alleanza in senso positivo non solo sul piano della rete commerciale ma anche sul piano occupazionale per gli stabilimenti in Italia.
A Cassino dobbiamo dare atto alla società che gli investimenti sul processo produttivo continuano ma siamo preoccupati per la mancanza di un Piano
strategico. Noi riteniamo necessario aprire da subito un tavolo di confronto, denunciando indifferenza da parte governativa per quanto riguarda la vertenza per l’occupazione e per la strategia usata dalla Fiat rispetto anche alle operazioni in corso.
Ciò non è successo e non succede in altri paesi europei.”
Ultima domanda : contratto metalmeccanici, accordo sulla riforma contrattuale, elezioni rsu Fiat di Cassino, cosa succede?
“Per quanto riguarda il contratto e l’accordo sulla riforma contrattuale, è nota la posizione della CISL, noi volevamo un accordo unitario, saltato per altrui responsabilità. La Fim non rinuncerà al contratto nazionale ed entro giugno presenterà una piattaforma, unitaria o non.
Per quanto riguarda il rinnovo della RSU (rappresentanza sindacale unitaria) alla Fiat di Cassino, a dire il vero, aspettavamo un risultato diverso, ma nonostante tutto, abbiamo mantenuto il consenso dei lavoratori. Abbiamo un buon gruppo dirigente di fabbrica in grado di assumere impegni e decisioni nell’interesse di tutti i lavoratori. Dobbiamo fare di più con più impegno e determinazione per essere sempre pronti a rispondere alle tante problematiche che hanno i lavoratori specialmente in questo difficile periodo di emergenza.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti i lavoratori.”
Ufficio stampa e comunicazione Cisl