Gaia: la nave affonda e gli ufficiali abbandonano.. per primi la nave
GAIA : LA NAVE AFFONDA E GLI UFFICIALI ABBANDONANO….. PER PRIMI LA NAVE. Le nostre conoscenze storiche e culturali ci avevano trasmesso l’idea dei valorosi marinai che, insieme all’ancor più coraggioso Comandante, erano sempre gli ultimi ad abbandonare la nave che stava per affondare. I tempi cambiano e forse anche le storie cambiano, o forse devono adeguarsi alla modernità, soprattutto a quella politica. La nave GAIA, in grande difficoltà (oramai se ne parla anche alle scuole materne), ci sta facendo vivere in prima assoluta la modernità delle storie, forse all’italiana, in cui assistiamo all’abbandono in massa, anzitempo, degli ufficiali che dopo aver rinunciato, per loro espressa volontà, anche ad esercitare il loro ruolo giuridico ed istituzionale di governo e di comando, rinunciano anche a partecipare al tentativo estremo di governare la deriva della nave.Metafore a parte forse un po’ tutti vorremmo capire il vero ruolo degli azionisti di questa S.p.A., cioè dei Sindaci che in qualità di soci-azionisti di Consorzio GAIA SpA, si stanno prodigando per cercare di abbandonare più in fretta possibile la Società per approdare probabilmente, vista la natura di non transitorietà del servizio, su altri lidi. Non penso che sia sfuggito a nessuno che nella seppur breve storia di GAIA oltre ovviamente alle cose che sicuramente andavano migliorate e perfezionate ve ne siano state anche sicuramente di positive. Tralascio di approfondire l’argomento ma solo per brevità accenno ad uno degli aspetti forse più rilevanti della storia GAIA : un grande Consorzio Pubblico per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti a completo capitale pubblico, a totale controllo pubblico, a completo servizio del pubblico e che ha garantito in questa nostra martoriata provincia (dal punto di vista occupazionale) la stabilizzazione di situazione lavorative precarie e anche la creazione ex novo di posti di lavoro. Allora vogliamo condannarla ??? Facciamolo pure, anche perché le critiche non si risparmiano mai. Ma chi stiamo criticando ??? E’ come se all’interno del nucleo famigliare uno dei componenti esprimesse critiche contro la sua famiglia.Potremmo continuare ancora per molto, ma scadremmo nell’ovvio più completo. La nostra speranza, che vorremmo che non fosse solo nostra, visto il flop della riunione del giorno ……. alla Regione Lazio, è che si possa spacchettando il problemone, farlo diventare un problema territoriale (di Frosinone e di altre provincie ) e con l’aiuto e l’ausilio di altri soggetti pubblici, operanti nel campo, impostare un piano di risanamento che porti al superamento della crisi senza troppo colpo-fierire sulla cittadinanza. Con tutti i Ponzio Pilato che sono in giro speriamo non rimanga solo una vaga speranza …… Frosinone, 16 Marzo 2007 Il Segretario Generale Enrico Capuano