Caro Presidente,
assumo l’incarico di segretario provinciale della Cisl Sanità di Frosinone in un momento non certo felice per la sanità regionale.
Elementi strutturali e gestioni discutibili ereditate dal passato ci costringono a fare conti con emergenze e disservizi che ricadono sui cittadini della nostra regione e dalla provincia di Frosinone.
Le liste di attesa risultano ancora troppo lunghe davanti alle esigenze dei pazienti frusinati e, nonostante il lavoro svolto, rappresentano uno dei problemi che ci troveremo ad affrontare nei prossimi mesi.
Allo stesso modo, vorrei sottoporLe il problema dei precari che operano nelle strutture sanitarie della nostra provincia: professionisti che lavorano ogni giorno al servizio dei cittadini senza nessuna garanzia sul proprio futuro e con la quotidiana incertezza circa il rinnovo dei loro contratti.
Un progetto serio di revisione degli organici, dunque, deve garantire una razionalizzazione dell’impiego della forza lavoro e nello stesso tempo salvaguardare i livelli occupazionali attuali, nel pieno rispetto delle esigenze dettate dal piano di rientro che lega la sua amministrazione al perseguimento di obbiettivi e tappe precisi e ardui.
Con lo spirito che ha sempre contraddistinto il sindacato che rappresento, le chiedo un rinnovato impegno sulla strada della concertazione, affinché i numerosi piccoli e grandi problemi della sanità ciociara possano essere affrontati e risolti. La nostra proposta vuole percorrere la direzione di un rinnovato rapporto tra la Asl e il territorio, con un progetto che avvicini la Sanità ai cittadini, specie nei luoghi più impervi della nostra provincia, dove più alta è la probabilità che ad avere necessità di cure siano anziani e disabili.
Sempre più spesso raccogliamo voci di imminenti chiusure di servizi che svolgono un ruolo fondamentale per centinaia di migliaia di cittadini della provincia, mentre le nuove strutture in costruzione fanno registrare tempi di realizzazione eccessivamente lunghi.
E’ il caso del nuovo ospedale di Frosinone, a proposito del quale più nulla ci è stato riferito sul rispetto dei tempi promessi per il completamento, ne tanto meno sul livello di prestazioni che sarà in grado di assicurare una volta in funzione. Intanto l’Umberto In di Frosinone, punto di riferimento di pazienti di tutta la provincia, fa registrare problemi strutturali quotidiani sui quali è difficile intervenire.
Sono le domande che provengono dagli utenti e dagli operatori della sanità, quelle che ci permettiamo di girare a lei e alla sua giunta, in attesa di risposte che da troppo tempo la provincia di Frosinone attende.
Giacomo D’Amico, Segretario Provinciale Cisl Sanità