Giornata Nazionale di mobilitazione contro il disagio abitativo e gli sfratti
CGIL CISL UIL di Frosinone
Venerdì 26 ottobre p.v., nella giornata di mobilitazione nazionale contro il disagio abitativo, CGIL CISL e UIL di Frosinone, insieme a SUNIA, SICET, UNIAT e Unione Inquilini terranno un presidio nel piazzale antistante la Prefettura di Frosinone, in P.zza della Libertà, dalle ore 10,00 alle ore 13,00 per sostenere l’iniziativa “Abbassare gli affitti per fermare gli sfratti”.
Il sit-in unitario rivendica soluzioni di contrasto al crescente disagio abitativo che colpisce fasce sempre più ampie di popolazione, in presenza dell’acuirsi di drammatici fenomeni come quello degli sfratti per morosità, oggi una vera emergenza nazionale. Un fenomeno che sta a testimoniare sempre più il forte divario tra le capacità economiche delle famiglie, oggi aggravate dagli effetti della crisi e un’offerta abitativa sostanzialmente fornita solo dal mercato privato che, a seguito di canoni ormai insostenibili e in assenza di forme di sostegno, non può fornire risposte ai bisogni presenti nei territori.
La situazione ha raggiunto livelli non più accettabili. Sono colpiti cittadini ai quali è negata la possibilità di accedere al mercato abitativo, ma il problema riguarda anche chi ha un’abitazione che non riesce più a mantenere. Gli alti costi legati all’abitare, affitti insostenibili ed aumenti di tariffe colpiscono le famiglie che versano in sempre maggiore difficoltà. Negli ultimi cinque anni sono stati eseguiti centomila sfratti motivati da morosità; altre centomila famiglie hanno un provvedimento già in corso che probabilmente si concluderà con l’esecuzione. A questi si aggiungeranno i provvedimenti che verranno emessi prossimamente e che, seguendo il trend dell’ultimo periodo, potrebbero stimarsi in circa altri centomila nel prossimo triennio. La situazione in provincia di Frosinone non risulta essere certo in controtendenza, poiché molti comuni (Alatri, Anagni, Cassino, Ceccano, Ferentino, Frosinone, Isola Del Liri, Monte San Giovanni Campano, Pontecorvo, Ripi, Sora, Veroli) sono considerati ad alta tensione abitativa ai sensi delle leggi 94/1982 e 118/1985.
A fronte di una tale condizione, le misure dell’ultimo periodo sono state ulteriormente disincentivanti: il fondo di sostegno all’affitto è stato azzerato, la cedolare secca, stante la scarsa differenza di aliquote, annulla i vantaggi fiscali per il canale calmierato, la reintroduzione dell’IMU, senza una modulazione per seconde case affittate secondo la tipologia di contratto, rischia di ripercuotersi sull’anello più debole della catena: gli inquilini.
CGIL, CISL e UIL di Frosinone, invitano anche la cittadinanza a partecipare all’iniziativa provinciale, finalizzata a rivendicare risposte per togliere migliaia di nuclei familiari, che versano in difficoltà,dal rischio di perdere anche la loro casa.