“Il ruolo dei Servizi Territoriali nella prevenzione del disagio da Lavoro”
Una sala stracolma ha fatto da sfondo alle relazioni dei numerosi relatori il 14 febbraio a Roma presso l’aula magna dell’ ospedale Sandro Pertini.
Vorrei innanzi tutto chiarire il termine “disagio da lavoro” posto nel titolo del convegno, tale frase è divenuta alternativa alla parola Mobbing con un significato che sembrerebbe molto più “soft”; in realtà con tale termine, secondo l’Agenzia Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, si identifica la sofferenza che ha origine da una serie di tematiche che vanno dallo Stress dovuto a disorganizzazioni lavorative, al Mobbing causato da ripetute molestie morali, al Burnout provocato dalla delusione professionale, alle Molestie Sessuali, a casi di Umiliazione e Prepotenza ed a Violazioni Contrattuali. Difatti i lavoratori che si rivolgono allo “Sportello INAS CISL” a volte non sono vittime di mobbing ma certamente portatori di una grande sofferenza generata dall’ ambiente lavorativo. Tornando al convegno citare tutti i relatori sarebbe impossibile, è sufficiente dire che la sala è rimasta affollata sino al termine dei lavori. Dopo un brevissimo saluto del dott. Vittorio Bonavita Direttore Generale ASL Roma B, è intervenuta la dottoressa Tai del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri la quale ha enumerato le numerose attività dei centri antiviolenza chiarendo che al momento il mobbing non fa parte delle strategie preventive anche se esistono accordi/progetti con vari enti su argomenti di confine quali: abusi, stalking, violenza di genere, ecc. Ha fatto seguito, sullo stesso terreno, la dott.ssa Liliana Ocmin, segretario confederale CISL , responsabile del Dipartimento per le Politiche Migratorie Donne e Giovani da sempre impegnata nel combattere la discriminazione multipla, in particolare nei confronti dell’età, del genere e delle appartenenze nazionali ed etniche e ad abbattere tutte le forme di violenza in particolare quelle basate sul genere. Il segretario confederale ha avuto anche uno scambio di opinioni con la dottoressa Tai mostrando quanto la CISL è impegnata e preparata sull’ argomento. Ha fatto seguito la relazione della dottoressa Bosco direttore dello f.f. SPreSAL, “centro” del convegno, che ha mostrato i positivi risultati del primo anno di attività. Ugualmente interessanti hanno fatto seguito le relazioni degli altri due centri del Lazio dediti alla valutazione ed alla certificazione delle psico-patologie lavoro compatibili: il Centro della ASL Roma D diretto dal dott. Enzo Cordaro; ed Il Centro per il disagio da lavoro dell’Ospedale S. Andrea diretto dal professor Edoardo Monaco. Numerosi relatori, tutti ugualmente interessanti, hanno completato il quadro relativo alla tematica trattata. Sottolineo la mia partecipazione centrata sulla ricerca/denuncia, già presentata a convegni internazionali e raccolta in un libro con il medesimo titolo, “Come il mobbing cambia la vita”. Questo tema mi ha permesso di sottolineare la necessità di una legge per il Lazio, attesa da tempo, quale esigenza per una corretta struttura preventiva sul fenomeno del “disagio lavorativo” in ottemperanza da quanto previsto dal D.lgs. 81/08. La giornata si è conclusa con una serie di interessanti domande da parte del pubblico e con un confronto aperto da parte di numerosi oratori, la Tavola Rotonda è stata la chiusura dei lavori.
Per l’occasione lunedì 18 febbraio alle 10.15 su Labor Tv (www.cisl.it), la CISL manderà in onda la replica della puntata sul mobbing che ha visto ospite Cecchini Fernando assieme a due lavoratrici vittime di atteggiamenti persecutori assistite dallo “Sportello INAS CISL”
Fernando Cecchini