“La Cisl è pronta a dare il proprio contributo nella lotta e nella prevenzione dei fenomeni di violenza”. Intervento di Alessandra Romano Segretario Provinciale Cisl
La cronaca di questi giorni ci consegna numeri raccapriccianti sugli omicidi di donne, denuncia Alessandra Romano, Segretario Provinciale CISL di Frosinone, e la strage non si arresta. La “mattanza di genere” ha luogo maggiormente nell’ambito domestico o, comunque, per motivi passionali. I dati del telefono rosa, rilanciano la gravità del fenomeno della violenza contro le donne che, in questa calda estate, si è fortemente acuito. Quattro violenze su cinque avvengono all’interno di una relazione sentimentale; una su 100 a opera di sconosciuti. A subirle sono soprattutto donne tra i 35 e i 44 anni (32%), sposate (50%) con figli (79%), diplomate (53%) e impiegate (21%). La metà delle violenze operate a danno delle donne e denunciate nel 2009 appartiene al reato di stalking (46% nel 2008). Le donne subiscono ricatti, insulti e minacce (44%), violenza fisica, anche con corpi contundenti come martelli o altri oggetti taglienti (26%), violenza economica (13%) e sessuale (7%). Diminuisce dal 64 al 55% la violenza dei compagni, mentre aumenta (dal 18% al 25%) quella degli ex. Il 61% delle volte la violenza è invisibile e sommersa tra le mura domestiche. Per il 78% i comportamenti violenti sono reiterati. Le donne che hanno subito atti persecutori – stalking – sono state minacciate nel 53% dei casi, insultate verbalmente nel 23%, pedinate nel 14%, subito appostamenti nel 15% e danni ad auto o motorino nel 6% dei casi. Auspico, continua la Romano, che questi dati non siano e non rimangano solo un numero di cronaca nera, ma che possano vivere nel ricordo della società civile, che deve prendere coscienza di un fallimento sociale e culturale in atto, ormai da troppo tempo. Il richiamo delle pulsioni si sta dimostrando di tale forza da riportare, in qualche caso, l’uomo alla primitività. Nella biologia umana il ruolo del maschio è diviso nettamente da quello della donna, l’uomo è il dominatore, nel senso bruto del termine. Il maschio è il dominus nel diritto romano ed anche successivamente in un livello di civiltà evoluto. Le relazione sono state per millenni all’insegna della donna come fedele serva dei suoi bisogni e in primis di quelli della sessualità. La donna sta ritornando ad essere un oggetto di godimento e ad assumere il ruolo di madre che protegge e coccola questi maschi potenti ma fragili, grandi ma infantili. E le grida del femminismo si sentono lontane come una eco che sa più di mitologia che di storia. Questi omicidi rimandano, dunque, alla cultura, oltreché alla patologia della mente. Non ci saranno vincitori e vinti, vittime e carnefici, ma siamo tutti perdenti, poiché assistiamo, nostro malgrado, ad un inesorabile declino della civiltà umana. È la stessa società che rinnega taluni crimini a portare in sé i segni indelebili di tanta bieca violenza. La nostra organizzazione sociale è sempre meno sicura, siamo tutti figli delle nostre paure, e soltanto noi dobbiamo e possiamo costruire le condizioni affinché queste vittime non rappresentino solo un elenco, ma momento di riflessione, di uomini e donne, stimolo per trovare soluzioni con serenità ed equilibrio, per vivere bene con noi stessi e con chi ci vive intorno. La violenza è il cancro dell’umanità, incalza la Romano, non dobbiamo attendere che ci siano le metastasi per agire, è fondamentale prevenire prima ancora che curare. La Cisl è pronta a dare il proprio contributo nella lotta e nella prevenzione dei fenomeni di violenza. In attesa del Piano contro la violenza, ribadiamo, conclude il Segretario Provinciale CISL, la necessità di istituire, da parte del Ministero per le Pari Opportunità, una cabina di regia nazionale, anche con dislocamenti periferici, che coinvolga le parti sociali, le associazioni del volontariato e la società civile per fronteggiare, prevenire e sconfiggere un fenomeno oltremodo diffuso. Il lavoro e l’impegno di ciascuno di noi, singolarmente, non bastano; lo sforzo deve essere sinergico, congiunto e coordinato per costruire una società fondata sul rispetto reciproco uomo – donna.