Legnante (Fistel): Fare squadra per uscire dalla crisi. Il settore della carta in forte sofferenza
La crisi non guarda in faccia a nessuno.
Essa è invadente ed invasiva come sta accadendo nel tessuto produttivo ed industriale della provincia di Frosinone.
Una provincia che soffre della carenza di aiuti nazionali forti , necessari per traghettare il nostro territorio dalla palude della crisi a spiagge più ospitali.
Basta guardarsi intorno – dice Pasquale Legnante, segretario provinciale della FISTEL CISL ciociara per cogliere tutta la drammaticità della situazione.
Ancor più grave nel settore della carta, dove vi sono realtà industriali di media e grande struttura costrette a ricorrere alla cassa integrazione.
Come il caso recentissimo – evidenzia Legnante – della Lanfri Paper di Ferentino ex Cartiera di Ferentino con 32 dipendenti, i quali rischiano di perdere definitivamente il lavoro,nonostante l’impegno del sindacato di trovare strade che possano dare risposte concrete.
Infatti è del 3 c.m. un incontro delle organizzazioni sindacali di CGIL CISL e UIL-settore della carta – avuto con la dirigenza della Regione Lazio per definire un percorso che dia speranza e respiro a diverse famiglie.
Niente cassa ordinaria per carenza della controparte datoriale.
Unico percorso richiesta di cassa straordinaria – continua Legnante – per un anno , accordo che deve vedere la firma del Ministero del Lavoro.
Drammatica e delicata la situazione, una situazione generale – dice ancora il segretario generale Fistel Cisl – dovuta ad una crisi globale che, nonostante appelli all’ottimismo e dichiarazioni di essere fuori dal tunnel, morde pesantemente su un tessuto provinciale debole.
Basta leggere le cifre della cassa integrazione utilizzata dalle industrie del Frusinate, fa notare Legnante, -si passa da 1 milioni di ore degli anni passati a 5 milioni secondo trimestre 2009-, per comprendere come vanno veramente le cose da noi.
Vi sono industrie, come ad esempio la Burgo di Sora, grande realtà industriale, che ha fermi per 2 settimane al mese, così la Reno di Medici di Villa Santa Lucia che sta utilizzando la cassa integrazione in attesa che la situazione possa migliorare.
Cosa fare? Per uscire dalla crisi occorre muoversi a livello locale, investendo del problema direttamente le forze politiche provinciali, regionali e soprattutto nazionali, senza aspettare, quasi messianicamente,dice ancora Legnante, che tutto venga risolto da decisioni planetarie, importanti ma lente nel dare risposte risolutive a centinaia di lavoratori e famiglie che stentano ad arrivare alla terza settimana.
Si dice di fare squadra : è ora che alle parole, agli accordi firmati seguano i fatti concreti. La gente no attende più.
Ufficio Stampa e Comunicazioni Cisl, Mario Cerroni