Lettera di fine anno del Segretario Generale della CISL di Frosinone
Amiche ed Amici,
sta per concludersi un 2017 davvero intenso, che ci ha visti impegnati, giorno dopo giorno nella difesa della persona nel lavoro, con un cambi o di passo importante per cercare di creare le condizioni per avere Lavoratori più coesi, consapevoli e pronti alle sfide del futuro.
I dati, del nostro Centro Studi CISL Provinciale, ci restituiscono uno spaccato di ciò che siamo e di ciò che possiamo essere. Frosinone si posiziona al 64° posto della classifica delle province italiane, con un reddito medio pari a 1.265,00 euro; il tasso di disoccupazione è al 16,8%, con picchi intorno al 22 % nei Comuni di Serrone, Colle San Magno, Casalattico e Castelnuovo Parano. Quasi il 50% dei ragazzi e delle ragazze tra i 15 ed i 29 anni è in cerca di un lavoro, percentuale che ci fa collocare all’86° posto nazionale. I NEET, invece, giovani che non studiano e non lavorano, sono il 24,4% in tutta la nostra provincia.
Anche se in netto calo, un ruolo importante, nella tenuta dei posti di lavoro, l’ha avuto ancora la cassa integrazione. Il differenziale rispetto al 2016 è stato rilevante, passando da 15.901.816 di ore autorizzate nel 2016 a 2.364.8 31 di ore nel 2017. Con tali cifre la Provincia di Frosinone si è collocata al primo post o delle province italiane con la maggior diminuzione di cassa integrazione tra il 2016 ed il 2017. Ammortizzatori Sociali che ci hanno consentito, nell’area nord della Provincia, di ridare ossigeno a coloro che sono rientrati nella Mobilità in Deroga come sancito nel l’Accordo quadro degli ammortizzatori sociali per Area di Crisi Industriale Complessa, sottoscritto dalle Organizzazioni Sindacali e dalla Regione Lazio il 17 luglio scorso. Un accor
do fondamentale dal punto di vista del sostegno al reddito, ma ancora di più per la cogenza della corresponsabilità dei beneficiari, inseriti in circuiti di politiche attive del lavoro, attraverso il Patto di Servizio
Personalizzato. La nostra azione però, non deve esaurirsi esclusivamente nell’accordo citato, poiché occorre volgere lo sguardo e l’attenzione anche a tutti coloro che non hanno potuto beneficiare di alcuna forma di sostegno al reddito, non attraverso politiche meramente risarcitorie, ma individuando percorsi che possano includere nuovamente i disoccupati nel mondo del lavoro, in particolare nel Sorano e nel Cassinate.
Dunque, prima ancora di tratteggiare, le traiettorie del nascituro 2018, è bene fare il check degli ultimi 365 giorni trascorsi, con straordinaria intensità, insieme ai lavoratori ed alle lavoratrici, ai pensionati ed alle pensionate, ai giovani, ai cassintegrati, a coloro che non hanno più un lavoro, o non lo hanno mai avu
to, agli ultimi, ai dimenticati,…con le Persone.
L’epicentro delle nostre azioni e strategie politico-sindacali è stato sempre ed unicamente la Persona nel Lavoro e nel Territorio. Una triade che ci pone di fronte questioni urgenti e congruenti tra loro. Accanto ai temi del lavoro, abbiamo, più volte, denunciato la situazione di enorme degrado ambientale riguardante, soprattutto, la Valle del Sacco, ritenendo di dover valorizzare fortemente il territorio, attraverso l’individuazione di obiettivi e di contenuti innovativi, poiché finora gli interventi sono stati discontinui ed infruttuosi. Si rende necessaria, quindi, una programmazione tecnico-scientifica di piani di manutenzione, di bonifica e di piani antincendio, di tagli produttivi, di circuiti dedicati e di turismo montano, per valorizzare la filiera del nostro “petrolio verde”. Le opere di bonifica e recupero devono essere guardate anche come attivatrici di occupazione e ricollocazione, all’interno di filiere etico-produttive. Accanto a questi inesplorati percorsi di sviluppo, auspichiamo di poter vedere rianimate le speranze del basso Lazio, con la vertenza Ideal Standard, con maggiori certezze per
la FCA con il suo indotto e per quelle vertenze che ogni giorno si consumano sul nostro territorio. Anche in questa fase, in cui bisogna continuare a scrivere pagine di storia industriale nell’antica Terra di Lavoro, con
coraggio e determinazione, siamo chiamati tutti ad elevati livelli di responsabilità sociale.
Pezzi di un puzzle di tutele e diritti che si compongono, all’interno di mancate o disattese relazioni industriali.
Come CISL abbiamo fatto suonare, più volte, la sirena di raccolta per volgere verso il 4.0, abbiamo accolto la proposta degli Stati Generali della Provincia di Frosinone, abbiamo prospettato il Manifesto dell’attrattività Territoriale, abbiamo rivendicato Accordi, che restituissero barlumi di dignità a lavoratori ed ex lavoratori, coniugando politiche passive ed attive del lavoro, con i tirocini extracurriculari per i percettori di mobilità in
deroga nelle aziende e negli Enti Locali, per gli over 60. Abbiamo fatto cordate per innalzarci verso nuove ed ignorate vette di sviluppo, ma troppo spesso, la nostra arrampicata è stata solitaria, se non addirittura z
avorrata da chi preferisce lenire a valle le ferite.
Gli investimenti, invece, che sono la linfa vitale per un Territorio, vengono, purtroppo, scoraggiati dalle lungaggini burocratiche. Siamo il paese che occupa il 20° posto, su venticinque, nella graduatoria sul grado di complessità della burocrazia a livello internazionale. Già Honoré de Balzac diceva “Laburocrazia è un gigantesco meccanismo azionato da pigmei”, ma a distanza di 2 secoli circa la situazione non è mutata. Noi dellaCISLsiamo stati e continueremo ad essere partner del cambiamento; l’innovazione non la chiediamo soltanto ai nostri interlocutori, la coltiviamo al nostro interno, nei vivai cislini, come modello sindacale di partecipazione e condivisione. Abbiamo proposto piattaforme di contrattazione sociale maggiormente improntate all’equità, fiscale e sociale, ai 91 Comuni della Provincia, in occasione della presentazione del Documento Unico di Programmazione (DUP) e del Bilancio previsionale. Costruiamo reti di protezione sociale
con i 4 Distretti socio-assistenziali e sanitari, attraverso la contrattazione dei Piani Sociali di Zona, in cui vengono predisposte e reali zzate politiche inclusive e di sollievo, soprattutto con il SIA (sostegno per l’inclusione attiva) prima e con il REI (reddito di inclusione) adesso. Per realizzare il vero cambiamento sindacale abbiamo investito nella Formazione dei delegati sindacali, affinché potessero avere la cassetta degli attrezzi ricolma di skill e competenze, spendibili nella contrattazione aziendale, territoriale e sociale. Abbiamo mantenuto costantemente accesi i riflettori sulle politiche di genere e contro la violenza, con iniziative culturali e formative (Onora la madre – Femmina). Ci siamo dedicati incessantemente alla prevenzione ed all’insorgenza delle malattie, attraverso campagne di screening gratuito (diabete, cecità, udito, scoliosi, dolori articolari) per iscritti e familiari. Abbiamo istituito la Cabina di Regia Sanità CISL, che ha stilato una piattaforma per gli utenti e gli operatori, condivisa con la collettività, attraverso un ciclo di assemblee cittadine, con cui abbiamo raggiunto una popolazione di circa 350.000 Persone. Il nostro impegno forte anche nella governance della L.107/2015 (c.d. Buona Scuola) per ciò che concerne l’Alternanza Scuola Lavoro, attraverso la sottoscrizione di Convenzioni con le Scuole, per ospitare studenti e studentesse presso la CISL, con percorsi individualizzati e collettivi di Alternanza ma dobbiamo andare oltre, per puntare allo sviluppo del Territorio, attraverso una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, soprattutto dei giovani, perseguendo l’obiettivo di investire nelle
competenze, nell’istruzione e nel long life learning, per migliorare la qualità, l’efficacia e l’efficienza del sistema scolastico, nonché favorire una più agevole transizione dalla scuola al lavoro, l’ampliamento della formazione pratica e la diffusione dell’apprendimento basato sul lavoro.
Abbiamo agito anche nella nostra azione di cooperazione internazionale con la realizzazione di progetti di sviluppo, che nel 2017, abbiamo intrapreso a Kairouan in Tunisia, per la promozione dei diritti e del lavoro
dignitoso, al fine di limitare i drammi delle migrazioni. Abbiamo presentato il rapporto annuale sulla dimensione socio-demografica e le migrazioni in provincia, per promuovere quegli elementi dell’integrazione a cui ci dedichiamo come Sindacato della conservazione e rispetto delle identità. Abbiamo implementato il sistema dei servizi in rete nelle 18 sedi CISL della Provincia di Frosinone, attuando modelli funzionali e capillari per gli iscritti e per gliutenti. Le energie che abbiamo posto in essere, cihanno in qualche modo premiato, facendo registrare tra i lavoratori attivi un aumento di iscritti alla CISL, in Provincia di Frosinone, nel 2017 di 237 unità, soprattutto nel Settore della Scuola, nel Settore Pubblico, nell’Edilizia nel Settore Metalmeccanico
e nei Bancari. Ma questo è soltanto il solco che abbiamo tracciato nel 2017 per approdare energici e vigorosi nel 2018, perché, come ammoniva Seneca “Dipenderemo meno dal futuro se avremo in pugno il presente”.
Cari saluti.
Il Segretario Generale
Enrico Coppotelli