Marco Vaccaro (Fai): Report sulla crisi industriale del settore alimentare nel frusinate
Il nostro territorio è colpito da una grave crisi che non lascia scampo a nessuno. Tutti i settori produttivi sono stati colpiti e molte aziende sono state costrette a ricorrere all’uso degli ammortizzatori sociali o addirittura hanno dovuto chiudere i propri cancelli.
Anche il comparto alimentare del Frusinate non sembra affatto immune da questa crisi internazionale che colpisce, ahimé, anche il nostro Paese.
La crisi che sta colpendo in maniera particolare la provincia di Frosinone non pare affatto momentanea né tantomeno sottocontrollo. Le aziende continuano a chiudere, una dietro l’altra. Anche le fabbriche alimentari risentono del duro colpo inferto alla nostra economia ed a volte gli ammortizzatori sociali non bastano per salvare i livelli occupazionali.
Il caso della Carlsberg di Ceccano rappresenta un esempio lampante: grande, nuovo ed altamente produttivo il sito, un marchio noto in tutto il mondo, che produceva birra, verrà a breve smantellato e circa 100 dipendenti, altamente qualificati, resteranno senza lavoro.
Anche la Nestlè di Ferentino non naviga in buone acque. Quarto polo mondiale per la produzione del gelato Motta e dell’Antica Gelateria del Corso, ha sottoposto, nel corrente mese, i propri dipendenti ad un mese di cassa integrazione per mancanza di commesse.
La Bonollo di Anagni che, dal 1958, data del suo arrivo in Ciociaria, fino ad oggi non aveva mai fatto ricorso ad alcun genere di ammortizzatore sociale, a metà di quest’anno, ha fermato la produzione di un intero reparto per circa tre mesi.
Per la S. Gemini imbottigliamento di Fiuggi, poi, le grosse quantità di acqua imbottigliate in passato sono soltanto un lontano ricordo.
Semplici esempi di grandi realtà che ci forniscono dati davvero preoccupanti.
Ma le cose non vanno certamente meglio per le piccole e medie imprese alimentari, anzi forse la situazione è anche peggiore.
Gli operai della Italnorge saranno in cassa integrazione a rotazione fino alla fine dell’anno. Anche gli operai della Zaffiri a partire dal 2009 sono in cassa integrazione a causa di una riduzione delle commesse. La Fioravanti invece attuerà una drastica riduzione del personale.
Senza parlare dei siti dismessi del comparto: Alimentar Sud, Solac, Tabacchificio di Pontecorvo, Recoaro Sud, A.S.P. di Patrica e della Prinz Brau di Ferentino.
Anche nel settore agricolo la situazione non cambia.
La crisi in Ciociaria viaggia a braccetto con l’inquinamento ed entrambi non fanno altro che distruggere un comparto particolare che per molti anni è stato un fantastico biglietto da visita per il nostro territorio.
La situazione,insomma, ritengo sia davvero drammatica ed utlimamente sembra che piuttosto che affrontare questi problemi si cerchi piuttosto di ignorarli. Un modo come un altro per non fare i conti con la cruda realtà.
Fortunatamente c’è l’intervento dei nostri Rappresentanti Sindacali i quali, con oppportuna preparazione e determinazione, quotidianamente affrontano i problemi e si scontrano con i datori di lavoro cercando di alleviare le sofferenze e le preoccupazioni del Lavoratore.
Abbiamo tutti il dovere, ed il diritto aggiungerei, di voltare pagina per risolvere una condizione che, specie qui a Frosinone, sembra peggiorare di ora in ora con grandi o piccole aziende che continuano incessantemente a rendere le nostre famiglie sempre più tristi e più povere per colpa delle loro chiusure.
Marco Vaccaro – Segretario Generale Fai Cisl di Frosinone