Aprendo questo terzo Congresso Territoriale nel dare il benvenuto a tutti voi partecipanti, ritengo prioritariamente doveroso ringraziare tutti coloro – ed in particolar modo alcuni iscritti F.N.P – che con impegno, affetto e partecipazione personale hanno contribuito a realizzare questo importante appuntamento.
PREMESSA
Sono trascorsi poco più di quattro anni ed oggi ci ritroviamo ancora tutti insieme,a celebrare il terzo congresso territoriale di ADICONSUM FROSINONE
Innanzitutto, desidero ringraziare i numerosi ospiti che hanno accettato il nostro invito e che ci onorano con la loro presenza,dimostrando attenzione e sensibilità nei riguardi della nostra organizzazione.
Il nostro saluto va anche agli iscritti, ai quadri ed ai dirigenti sindacali territoriali e nazionali che in questi mesi hanno consentito,con la loro partecipazione e il loro impegno, di effettuare il nostro lavoro. Questo ci consente oggi di celebrare un congresso con ADICONSUM Provinciale Frosinone più unita, più forte e più rappresentativa.
Un augurio di buon lavoro lo esprimiamo a tutti i presenti a questo congresso: a voi il compito di valutare il lavoro svolto sino ad oggi e di definire per i prossimi quattro anni le linee di indirizzo della politica consumieristica nonché di scegliere il nuovo gruppo dirigente.
Constatare oggi che ADICONSUM, ad oltre un ventennio dalla sua nascita nel 1987, è realtà di strutture organizzative, ormai radicate e funzionanti a livello provinciale, regionale e nazionale, è semplicemente riduttivo considerata la sua esponenziale evoluzione con le tappe raggiunte in questi anni mediante battaglie, conquiste e successi per la tutela di quella nuova figura,sempre crescente nei sistemi, del cittadino-consumatore.
Non è stato semplice trasformare l’utente ed il consumatore da soggetto passivo a soggetto attivo nello stabilire le regole del mercato, soprattutto per l’assenza di normative relative alla tutela degli utenti e dei consumatori.
ADICONSUM fra le associazioni del CNCU, presente sul territorio nazionale con oltre 280 sportelli locali,riconosciuta dalla legge 281/98 sulla rappresentanza delle Associazioni dei Consumatori sin dalla sua promulgazione, è considerata fra le più autorevoli e la più diffusa su tutto il territorio nazionale, è ampiamente riconosciuta dalle controparti, svolge un ruolo guida sui diversi tavoli di negoziazione,è considerata ed apprezzata dalle istituzioni ed è presente puntualmente anche sui mass-media,soprattutto è sempre più conosciuta tra i consumatori.
ADICONSUM non può essere né oggi né domani un servizio che produce business, innanzitutto per Statuto non può esercitare attività al fine di lucro, essa è un servizio, una organizzazione radicata sul territorio dove il consumatore può trovare informazione, assistenza, consulenza e tutela sui suoi diritti.
IL NOSTRO TEMPO E LE NUOVE TEMATICHE
Le nuove tematiche che il nostro tempo deve affrontare sono quasi tutte riconducibili alla nuova realtà mondiale che è la globalizzazione dei mercati.
Questo processo irreversibile della nuova realtà che sta permettendo impetuoso sviluppo e nuovo benessere a centinaia di milioni di persone dell’Asia,del Sud Africa, dell’America Latina, se da un lato mette in luce drammatici problemi di democrazia, di rispetto dei diritti umani e di tutela dei lavoratori, dall’altro richiede ai Paesi sviluppati tecnologie avanzate ed assorbe rilevanti e sempre crescenti quote di energia pone,tuttavia, anche rilevanti problemi ai Paesi industrializzati, che si ripercuotono negativamente soprattutto nelle economie occidentali più deboli, come l’Italia.
Il consumo crescente di energia, circa un 3% annuo a livello mondiale e le complesse situazioni geo-politiche esistenti in molti Paesi produttori di combustibili fossili, spesso impediscono il pieno sfruttamento delle risorse disponibili; le compagnie petrolifere hanno preferito speculare sugli alti prezzi derivanti da un’ offerta carente, piuttosto che aumentare gli investimenti; il cartello dei Paesi produttori impedisce di adeguare la domanda all’offerta.
Siamo di fronte ad una crisi energetica in cui la speculazione diventa protagonista. Un barile di greggio costa all’estrazione 5/10 dollari, è arrivato, a volte, ad essere quotato nelle Borse mondiali del petrolio ad oltre 140 dollari al barile. Una Borsa spesso opaca e priva di trasparenza, dove nell’offerta pesano i cartelli che sfuggono ad ogni controllo.
Basta, ad esempio, un ordine di acquisto (futures) di poche centinaia di barili di petrolio acquistati ad un prezzo in aumento, la notizia fa immediatamente il giro del mondo, si specula sui prossimi rialzi dei prezzi e tutti si adeguano a questo nuovo prezzo e così si alimenta la speculazione, accresciuta anche dalla facilità con cui si possono spostare da una parte all’altra del globo enormi flussi finanziari.
Un fenomeno speculativo che sta mettendo in crisi l’economia mondiale e che non ha trovato alcun contrasto da parte delle Istituzioni internazionali, che sta provocando una ripresa dell’inflazione a livello europeo e planetario, con le conseguenti perdite del potere di acquisto, della riduzione dei consumi, che rischia di portare l’Europa nel baratro della stagflazione (recessione + inflazione).
La speculazione che domina il mercato energetico e l’intera economia è favorita anche dalla cosiddetta finanziarizzazione del sistema. In passato erano le grandi famiglie che guidavano lo sviluppo economico, oggi sono le grandi società finanziarie che dettano le regole nelle imprese e nelle transazioni internazionali. Le priorità non hanno più come obiettivo primario lo sviluppo economico, ma l’utile finanziario a breve; i gruppi dirigenti delle imprese sono lautamente pagati in base ai risultati finanziari conseguiti. In una parola, a nostro avviso, la finanza non è più al servizio dell’impresa e dello sviluppo, ma viceversa.
La vicenda dei mutui americani ha provocato una crisi monetaria di dimensioni mondiali. Essa è il risultato di un gigantesco processo di finanza creativa e speculativa: il sano principio di valutare bene il rischio prima di concedere il credito è stato disatteso da banche e istituti finanziari che hanno creato “ moneta” non vincolata ad una reale ricchezza, debiti di enti ed imprese cartolarizzati e certificati da società di comodo, diventano risparmio venduto ai consumatori;
Tutto ciò avviene con il consenso, l’avallo, la connivenza delle Istituzioni monetarie internazionali (Banche centrali e Fondo monetario). In altre parole, come è avvenuto nel caso dei bond, chi avrebbe dovuto esercitare il controllo e contrastare questo fenomeno non lo ha fatto, probabilmente per un palese conflitto di interesse in quanto parte in causa nel business, nelle commissioni e nelle rendite finanziarie.
Anche la politica, che avrebbe dovuto indirizzare e controllare, è rimasta assente o perché priva di poteri come la Commissione Europea, o perché divisa dagli interessi in gioco.
Il rischio di questa omissione di controllo da parte della politica e delle Istituzioni, è oggi molto chiaro: la crisi monetaria, unita a quella energetica ha aperto una crisi economica di vaste proporzioni i cui effetti sono solo agli inizi. Una crisi che non può escludere il diffondersi di una estesa sfiducia dei risparmiatori, che avrebbe effetti domino incalcolabili.
Una cosa è certa: i costi dei salvataggi di alcune banche, già realizzati in alcuni Paesi, saranno trasferiti sui contribuenti, così come, attraverso l’aumento dei tassi di interesse (l’Euribor), sono stati trasferiti sui consumatori le scelte sbagliate delle banche. Il venir meno della fiducia tra le Banche ha provocato un aumento del costo del denaro che viene scaricato sul consumatore. La vicenda dei mutui a tasso variabile ne è un esempio: l’aumento dell’Euribor ha comportato un aumento di oltre il 30% delle rate dei mutui.
La liberalizzazione dei servizi pubblici
La liberalizzazione che ha caratterizzato una parte rilevante dei grandi servizi pubblici non ha prodotto per i consumatori i risultati attesi di minor costo delle tariffe e di migliore qualità del servizio.
Molti dei benefici sono andati al capitale e spesso solo ai manager ed agli azionisti di controllo, quando non si è approfittato per spolpare gli asset delle società acquistate dallo Stato. Poco o niente ai consumatori, né ai lavoratori dipendenti. In taluni casi (vedi telefonia fissa) la qualità del servizio fornito al consumatore è nettamente peggiorata ed il contributo dell’impresa allo sviluppo dell’economia e delle nuove tecnologie non è stato all’altezza delle attese e delle possibilità aziendali.
Anche in questo delicato settore il nostro Paese ha fatto le cose a metà. Per l’esigenza di rimpolpare rapidamente il disastrato bilancio dello Stato, si è proceduto a privatizzare le maggiori Imprese monopolistiche pubbliche dei settori strategici per l’Italia (telefonia, autostrade, gas e petrolio, elettricità, ecc.), senza preoccuparsi di introdurre elementi di concorrenza, o almeno di facilitarne l’introduzione. Spesso, il risultato paradossale è stato quello di trasformare i monopoli pubblici in monopoli o oligopoli privati, dove la concorrenza è scarsa, quando assolutamente inesistente.
Anche l’esperienza delle Autority indipendenti di regolazione e controllo non è stata pari alle aspettative né alla necessità. Accanto al positivo ruolo svolto dall’Autority per l’energia e dall’Antitrust (che purtroppo ha il limite istituzionale di intervenire solo quando il fattaccio è accaduto), dobbiamo registrare una mancanza tanto di tempestività, quanto di scarsa indipendenza, di Autority importanti come quella delle Comunicazioni e di quelle riferite al sistema finanziario e assicurativo (ISVAP, Consob, Banca d’Italia). L’integrazione tra imprese bancarie, compagnie di assicurazione e imprese produttive, rende anche necessario un lavoro più coordinato ed omogeneo delle Autorità per svolgere un ruolo efficace che è mancato fino ad oggi
Infatti, la scarsa efficienza dell’Autority TLC ha permesso il dilagare delle pratiche commerciali scorrette, dell’addebito di servizi non richiesti, di ostacoli burocratici e dilatori messi in atto dalle Aziende per limitare la concorrenza, di una gestione dei reclami attraverso i Call Centers assolutamente priva di rispetto per i clienti, con la conseguente proliferazione di migliaia di contenziosi individuali affrontati con la conciliazione.
Inflazione e crisi economica
A questo stato delle cose nel mentre si attende una inversione di tendenza mediante le correzione da parte delle istituzioni locali, nazionali ed internazionali è sempre più forte tra la gente il desiderio del rispetto delle regole di sopravvivenza a volte. Ciò si realizza mediante la coalizione di più soggetti, la solidarietà e l’affermazione dei principi di “giustizia sociale”.
Noi di ADICONSUM, modestamente in tale attesa,stiamo facendo la nostra parte.
I CONSUMATORI IN ITALIA ED IN EUROPA – NUOVE NORME
Lo scenario entro cui si colloca l’azione del movimento dei consumatori nel nostro paese è cambiato notevolmente, in virtù del riconoscimento dei diritti dei consumatori e dei nuovi poteri di rappresentanza riconosciuti alle associazioni dei consumatori dall’attuale legislazione con l’entrata in vigore del Codice del Consumo approvato con Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206
Sono riconosciuti e garantiti i diritti e gli interessi individuali e collettivi dei consumatori e degli utenti, ne e’ promossa la tutela in sede nazionale e locale, anche in forma collettiva e associativa, sono favorite le iniziative rivolte a perseguire tali finalità, anche attraverso la disciplina dei rapporti tra le associazioni dei consumatori e degli utenti e le pubbliche amministrazioni.
Ai consumatori ed agli utenti sono riconosciuti come fondamentali i diritti:
a) alla tutela della salute;
b) alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi;
c) ad una adeguata informazione e ad una corretta pubblicità;
d) all’educazione al consumo;
e) alla correttezza, alla trasparenza ed all’equità nei rapporti contrattuali;
f) alla promozione e allo sviluppo dell’associazionismo libero, volontario e democratico tra i consumatori e gli utenti;
g) all’erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza.
L’educazione dei consumatori e degli utenti e’ orientata a favorire la consapevolezza dei loro diritti e interessi, lo sviluppo dei rapporti associativi, la partecipazione ai procedimenti amministrativi, nonché la rappresentanza negli organismi esponenziali.
Le attività destinate all’educazione dei consumatori, svolte da soggetti pubblici o privati, non hanno finalità promozionale, sono dirette ad esplicitare le caratteristiche di beni e servizi e a rendere chiaramente percepibili benefici e costi conseguenti alla loro scelta; prendono, inoltre, in particolare considerazione le categorie di consumatori maggiormente vulnerabili.
Le associazioni dei consumatori e degli utenti inserite nell’elenco sono legittimate ad agire a tutela degli interessi collettivi, richiedendo al giudice competente:
a) di inibire gli atti e i comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori e degli utenti;
b) di adottare le misure idonee a correggere o eliminare gli effetti dannosi delle violazioni accertate;
c) di ordinare la pubblicazione del provvedimento su uno o più quotidiani a diffusione nazionale oppure locale, nei casi in cui la pubblicità del provvedimento, può contribuire a correggere o eliminare gli effetti delle violazioni accertate.
a) di inibire gli atti e i comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori e degli utenti;
b) di adottare le misure idonee a correggere o eliminare gli effetti dannosi delle violazioni accertate;
c) di ordinare la pubblicazione del provvedimento su uno o più quotidiani a diffusione nazionale oppure locale, nei casi in cui la pubblicità del provvedimento, può contribuire a correggere o eliminare gli effetti delle violazioni accertate.
Si è passati dagli anni decorsi ad oggi dalla fase di protesta e di denuncia ad una fase migliorativa, che accompagna sempre più alla proposta e alla negoziazione con le controparti , sia pubbliche che private.
In questi ultimi tempi sono moltissime le richieste di confronti e di presenze in commissioni da parte di Enti ed Imprese, al fine di migliorare i servizi e diminuire le controversie.
L’associazione dei consumatori è diventata oggi un soggetto sociale riconosciuto dalle istituzioni, ma ciò che è più importante secondo i vari sondaggi di opinione ed interventi messi in atto, è l’essere considerato un interlocutore credibile per i cittadini, le controparti e le istituzioni, più volte siamo stati chiamati a far parte di commissioni provinciali e comunali . (Commercio, servizi idrici, serv. Taxi )
In Italia, soprattutto nell’ultimo decennio, in conseguenza delle approvazioni legislative sopra menzionate e dietro la spinta della normativa europea , è maturato un quadro istituzionale che riconosce nuovi compiti e poteri alle associazioni dei consumatori. Contestualmente si è sviluppato il confronto e la negoziazione con le categorie economiche e con le pubbliche istituzioni, anche a livello territoriale.
La nuova normativa, particolarmente importante perché allinea i consumatori italiani a quelli degli altri paesi europei, consentirà di recepire nel nostro ordinamento la recente direttiva comunitaria che attribuisce alle associazioni riconosciute dagli Stati membri la facoltà di promuovere azioni giudiziarie inibitorie nei confronti di operatori economici dell’Unione Europea oltre che Nazionali.
All’evoluzione di questo quadro l’Adiconsum di Frosinone, insieme con le altre Associazioni presenti sul territorio, ha dato un contributo considerevole, con le sue battaglie a livello territoriale, soprattutto per le tematiche riguardanti i servizi idrici di ACEA ATO 5 , il fortissimo rincaro dei prezzi, il settore risparmio e finanza, con conferenze stampa, comunicati stampa, incontri e spesso scontri con rappresentanti di Enti e con rappresentanti del Commercio, con i quali non si è riusciti, nonostante il coinvolgimento dei Comuni , a stilare una sorta di accordo per un paniere di prodotti a prezzo bloccato.
ATTIVITA’ SVOLTE
Le attività svolte negli ultimi 4 anni nella Provincia di Frosinone sono state molteplici, elencarle tutte in questa sede sarebbe forse noioso e pressoché impossibile, considerato il numero elevato di utenti che si sono rivolti all’Associazione per avere assistenza per le bollette del telefono, gas, Enel, Servizi Idrici con ACEA ATO 5, che ha tenuto impegnati molti cittadini.
Sono stati realizzati due SEMINARI SULL’ALIMENTAZIONE SULLA TERZA ETA’ uno nel Centro Anziani del Comune di TORRICE l’altro nel Centro Anziani dello Scalo del Comune di FROSINONE.
Moltissimi sono stati gli interventi relativi alle contestazioni per acquisti fuori degli esercizi pubblici: è stata data assistenza per la rescissione dei contratti di acquisto con commissioni senza indicazione delle cifre delle somme da pagare.
Non sono mancate richieste di assistenza per acquisti di telefonini ed auto poco funzionanti e senza garanzie, soprattutto con l’entrata in vigore delle nuove garanzie a livello europeo.
In occasione degli aumenti dei prezzi sono stati fatti vari incontri con Assessori comunali al commercio al fine poter mettere in campo iniziative tendenti ad un controllo sugli aumenti, ma pare che a tutt’oggi tutti siano inadempienti Per quanto riguarda l’informazione ai consumatori c’è un ottimo rapporto con la stampa locale e non e con le TV locali,
L’anno 2008 si può definire un anno problematico di conseguenza tutti gli interventi di assistenza sono stati rivolti verso i settori sottoindicati :
Servizi idrici – Questo settore è quello che ha richiesto maggiore impegno a questa Associazione sia per quanto riguarda le fatturazioni, sia per gli incontri con la dirigenza sia Territoriale che Centrale, per i continui disservizi nella fornitura nei comuni di Alatri, Ceccano, Sora, Arce, Isolaliri ed altri, sia per le errate fatturazioni,talune anche con tanti zeri.
Settore Telecomunicazioni – Numeri 899 e Numeri Speciali di altro gestore con moltissime denunce e conciliazioni. Solo a Telecom abbiamo avuto nell’ultimo biennio 350 conciliazioni e 850 reclami, che nel settore Business ha interessato non solo i consumatori ma aziende e liberi professionisti .Segue Tele 2 con oltre 50 richieste online di assistenza, poi Wind Infostrada,FASTWEB. Vodafone,H3G,SKY, ed altre compagnie telefoniche minori.
Settore risparmio e Assicurativo – Caso Parmalat ,Prestiti, mutui a tasso variabile,depositi e investimenti bancari, polizze e riscatti, Buoni Postali e Gestioni poco trasparenti di conti correnti.
RC auto –Richiesta di riduzione delle tariffe e assistenza per incidenti tramite i nostri operatori nazionali.
I RISULTATI NEI CONFRONTI NEGOZIALI CON LE CONTROPARTI
In questi anni sono stati conseguiti importanti accordi con numerose categorie economiche: dalle associazioni bancarie , assicurative, agli artigiani- manutentori caldaie di riscaldamento,dalle imprese che effettuano vendite fuori dei locali commerciali, fino alle aziende di telecomunicazioni. In realtà la maggioranza delle associazioni hanno scelto la via del confronto e della negoziazione con le controparti per risolvere le questioni relative ai diritti dei consumatori, anche in ottemperanza con le indicazioni della commissione U.E. di perseguire la linea, ove possibile, della concertazione tra le parti. Il confronto con le forze della produzione, commercializzazione e dei servizi si è svolto essenzialmente su tre questioni:
· qualità e sicurezza di beni e servizi e relativi prezzi e tariffe;
· individuazione di modalità per la composizione dei contenziosi in materia di consumo ed utenza in via stragiudiziale, in modo da assicurare in tempi rapidi e a costi minimi la risoluzione di problemi individuali;
· individuazione delle clausole vessatorie dei contratti standard.
Come detto in precedenza, numerosi sono stati i confronti aperti con diverse categorie economiche, imprese di servizi e di produzione di beni:tuttavia non sempre il confronto e la concertazione sono stati possibili. Molti gli accordi raggiunti, in alcuni casi, sono stati possibili grazie ad una forte azione di denuncia delle associazioni che hanno saputo creare attorno alle loro rivendicazioni un forte consenso sociale .
La crescita organizzativa e politica
Adiconsum negli ultimi anni è cresciuta molto, e ciò è stato determinato da alcune scelte valide e da talune intuizioni felici quali :
– l’aver promosso, sostenuto e realizzato il ruolo negoziale delle associazioni consumatori, innovativo nella cultura del consumerismo italiano ed europeo,
– l’esserci strutturati per settori e dipartimenti che ci ha consentito di valorizzare le professionalità e la partecipazione dei collaboratori molto validi;
– la scelta culturale per un consumerismo di solidarietà, di militanza sociale,che ha attratto verso Adiconsum l’impegno di molti volontari, sia al centro che sul territorio periferico.
OBIETTIVI STRATEGICI
Consumo responsabile
E’uno degli obiettivi fondamentali della nostra Associazione.ADICONSUM si propone di far uscire i consumatori da una logica di subalternità al mercato e di concorrenza ed orientare e far pesare nelle scelte economiche , produttive pubbliche e private una domanda di beni e servizi qualificati, rispettosi da un lato delle ricerche ambientali e dall’altro dei diritti sociali dei lavoratori. Questa scelta spesso in ombra per le emergenze quotidiane, deve essere riconfermata e sostenuta da iniziative concrete e campagne anche d’intesa con il sindacato CISL.
Consumo sostenibile
Il consumo e il consumismo dissennato possono contribuire al deterioramento delle risorse ambientali. E’ necessario pertanto promuovere la crescita di una forte sensibilità tra i consumatori affinché orientino le loro scelte verso beni e servizi sostenibili, rispettosi dell’ambiente e in grado di non compromettere anche per le future generazioni l’accesso dei beni fondamentali quali l’acqua, l’energia , l’aria e il territorio .
Debbono essere previste politiche incentivanti sullo sviluppo dei beni e servizi sostenibili, in particolare per ciò che riguarda le fonti energetiche.
Decisivi in proposito sono:
· la questione del risparmio energetico e della produzione di energia da fonti rinnovabili,
· un’oculata politica delle acque e del territorio,
· una convinta scelta a favore del trasporto pubblico,
· l’agricoltura biologica , comunque a minor impatto ambientale e una produzione zootecnica più equilibrata , collegata all’attività agricola.
Infine, è fondamentale una politica fiscale finalizzata a scoraggiare produzioni e servizi energivori ed inquinanti ed a sostenere una politica di sviluppo sostenibile
L’Adiconsum e la CISL
Lo stretto rapporto sinergico con la CISL,è stato il punto di forza di Adiconsum e resta la base per uno sviluppo futuro.
Il rapporto e la sinergia con la CISL vanno dunque salvaguardati e sviluppati: è grazie alla Cisl che sul territorio possiamo disporre di una capillare ed efficace struttura di sedi. Molti sono gli accordi e le convenzioni sul territorio, il tutto nell’ambito del Protocollo Nazionale CISL-ADICONSUM, che mantiene tutta la propria validità.
Dobbiamo quindi essere custodi della nostra autonomia e allo stesso tempo sviluppare tutte le iniziative di confronto e di cooperazione sulle varie tematiche che sono in comune tra CISL e Consumatori. Una particolare attenzione è verso il Sindacato dei pensionati FNP sia perché questi sono i più colpiti dall’inflazione e dai problemi, sia perché in molti territori il servizio Adiconsum è cresciuto e si è sviluppato grazie al loro sostegno.
Adiconsum, assicura alla Cisl una presenza e rappresentanza sui temi del consumo sui quali oggi vi è una forte sensibilità tra i lavoratori e i cittadini. La Cisl quindi può affermare che assicura ai propri iscritti anche una tutela sui diritti dei consumatori,dando ad Adiconsum un minimo di agibilità per il funzionamento degli sportelli territoriali e con le convenzioni concordate a livello di nazionale Adiconsum.
Le strutture regionali ed il nazionale, assicurano un flusso di informazioni e di assistenza specializzata, insieme ad iniziative specifiche di formazione e di aggiornamento continuo dei quadri. Sui territori si auspica che per il futuro cresca una maggiore collaborazione al fine di fornire a tutti gli iscritti un’assistenza all’altezza dei tempi e della globalizzazione.
I rapporti con le categorie sono stati e sono ottimi, molti dei loro iscritti hanno usufruito ed usufruiscono dell’assistenza dell’Adiconsum. Un particolare rapporto esiste con la Federazione dei Pensionati, con la quale da sempre collabora.
Il Consiglio direttivo Adiconsum Territoriale è composto da quasi tutti pensionati con il nuovo congresso ci si augura che ci siano, come pensiamo, presenze di giovani.
PROGRAMMI PER IL FUTURO
Le problematiche di interesse e di impegno di Adiconsum restano numerose e riguardano diversi settori di attività, primo fra tutti il proselitismo, perché ci dà non solo rappresentatività ma anche risorse.
Altro punto importante riguarda il potenziamento delle sedi già esistenti con la F.N.P nei centri di Isola del Liri, Cassino, Sora, Pontecorvo e Anagni e la ricerca di collaboratori disponibili e validi per poter fornire servizi d’informazione ed assistenza alle vittime dei soprusi del mercato, per controllare e monitorare la qualità dei servizi .
Altri problemi di cui ADICONSUM intende occuparsi riguardano :
– educazione al consumo responsabile, ecologico, etico;
– blocco dei prezzi e prevenzione al sovraindebitamento;
– denuncia , contrasto delle frodi e raggiri, con particolare attenzione a quelli realizzati con
le nuove tecnologie (Commercio online,internet, ecc.);
– laccesso alla giustizia e sviluppo delle procedure di conciliazione;
– sicurezza alimentare e dei beni di consumo durevoli;
– servizi forniti dagli enti locali;
– sanità che non tiene presente minimamente i diritti dei malati;
– trasporti;
– cercare di contrastare gli Istituti di credito per i consistenti rialzi dei prezzi dei servizi bancari e i dei mutui.
Inoltre, in linea con quanto precedentemente detto, è intendimento di questa associazione realizzare sul territorio alcuni progetti, perché l’informazione dà sempre ottimi risultati :
– La raccolta differenziata dei rifiuti ,
– Alimentazione e salute,
– Campagna di informazione all’utilizzo di prodotti e imballaggi riciclabili.
– Educazione ad una corretta gestione del bilancio familiare.
CONCLUSIONI
E’ giunto il momento di avviarci alle conclusioni.
Come certamente avrete notato, per ragioni di tempo, nella relazione abbiamo affrontato solo in modo marginale le problematiche relative alla situazione internazionale nei suoi aspetti sociali, economici e politici.
Su questi argomenti, condividiamo e facciamo nostre le posizioni del Nazionale espresse nelle tesi congressuali confederali che approveremo senza riserve in occasione del congresso Nazionale di Novembre prossimo.