Mobilità in Deroga Area di Crisi: per oltre il 50% delle domande è stata trasmessa determina di pagamento, nei prossimi giorni si completerà l’iter.
Finalmente si danno gambe all’Accordo tra CGIL – CISL – UIL – UGL e Regione Lazio sottoscritto lo scorso mese di luglio, per la proroga degli Ammortizzatori Sociali in Deroga nelle Aree di Crisi.
Infatti, alla data odierna, a più del 50% delle domande presentate sono state trasmesse le determine di pagamento da parte della Regione Lazio.
Siamo i primi in Italia per la celerità della procedura.
Tradotto significa che, nei prossimi giorni, saranno completate le restanti domande ed effettuati i mandati di pagamento da parte dell’INPS.
Un’ottima notizia che da sostegno ai disoccupati. Un sostegno che secondo i Sindacati deve trasformarsi in opportunità lavorativa.
Infatti oltre 130 disoccupati sono stati chiamati per i primi colloqui individuali da parte delle aziende, grazie agli elenchi che CGIL, CISL, UIL e UGL hanno trasmesso alle Associazioni degli Imprenditori ed alla Camera di Commercio.
Ora, dopo i primi colloqui preliminari, appena gli elenchi con le determine arriveranno ai Centri per l’Impiego, Impresa e Lavoratore sottoscriveranno una Convenzione di Tirocinio delle durata variabile, ma non superiore ai 6 mesi.
Qualora l’azienda dovesse decidere di assumere il Lavoratore, prenderebbe un incentivo, dalla Regione Lazio, pari a 8.000 euro.
Il “Sistema Locale del Lavoro di Frosinone Anagni – riconosciuto quale Area di Crisi Industriale Complessa, con il DM del 12.09.2016” determina un pacchetto di strumenti, con misure di premialità nel finanziamento specifico del Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI).
Ciò determinerà il fabbisogno di investimento del territorio, rispettando l’indirizzo strategico per la riconversione industriale e sostenendo le sollecitazioni bottom up, in cui è il territorio stesso ad orientare gli investimenti verso settori maggiormente attrattivi. Verrà, così, confezionata l’Offerta Localizzativa Integrata, che determinerà l’insieme delle opportunità finalizzate alla crescita ed allo sviluppo di quest’altra area territoriale.
Il sistema di incentivi andrà a privilegiare gli investimenti produttivi, la ricerca e l’innovazione tecnologica, ma soprattutto il reimpiego dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, che convoglieranno in un bacino per la ricollocazione con meccanismi di premialità, strettamente legati alle politiche attive per la riqualificazione professionale.
Nonostante questo, oggi viviamo nel tempo delle narrazioni, dei professionisti dell’affabulazione, della retorica mediatica.
Una difficoltà tutta Italiana, che trova nel nostro territorio un microcosmo ancora più marcato e diffuso.
I Sindacati ritengono che le analisi vadano lasciate agli altri, il Sindacato dei Lavoratori fa le proposte per dare le risposte che le persone si attendono.
Quindi rafforzare le competenze per l’occupabilità, istruzione e Formazione orientate al mercato del Lavoro. Ma anche stimolare ed incoraggiare la partecipazione responsabile. Puntare sull’Orientamento. E poi gli interventi di incentivi fiscali per l’assunzione di persone a rischio esclusione sociale e ancora, interventi integrati della Formazione del Mercato del Lavoro e del Welfare con l’intreccio delle politiche attive, con le politiche passive, SIA – sostegno per l’inclusione attiva – e REI – reddito di inclusione.
A fronte dell’inesauribile serbatoio di disoccupati, esiste un 17% di high skill mancanti. Cioè di profili altamente specializzati, di cui le aziende necessitano.
Fuori la metafisca, tuonano i Sindacati, guardiamo al reale.