Mozione Finale XV Congresso Cisl Frosinone
Il XV Congresso della UST – CISL di Frosinone, assume la relazione del Segretario Generale, Enrico Coppotelli, l’intervento del Segretario Generale della USR – CISL del Lazio, Andrea Cuccello, le conclusioni del Segretario Organizzativo della CISL Nazionale, Giovanna Ventura e, con il qualificato dibattito dei delegati e delle delegate, delinea le nuove frontiere del Sindacato e le conseguenti linee d’intervento:
rimettere al centro delle azioni, la Persona ed il Lavoro, con le mutazioni avvenute negli ultimi anni. Ritiene che sia necessaria la collaborazione di tutte le parti sociali, in particolare, per la crescita, il lavoro e la giustizia sociale, quali elementi imprescindibili per il rilancio del territorio.
Il Congresso, manifesta forte preoccupazione per le traiettorie geopolitiche che si stanno delineando in ambito internazionale, in cui le realtà economico-sociali sono sempre più complesse e congiunte l’una all’altra. L’emergere di nuove povertà e bisogni sociali, rifiuta i nazionalismi, il protezionismo e le barriere. I fenomeni appaiono ingovernabili, oltreché incomprensibili; negli Stati Uniti ha vinto un uomo che aveva tutti contro. Ha vinto la rabbia dei dimenticati, ed è per questo che il Congresso ritiene che la coesione sociale rappresenti l’elemento cardine della democrazia e della partecipazione, lontana dai soprusi e dalle azioni di forza. Il Congresso ritiene strategico il bisogno di rifondare una nuova Europa, recuperare la visione politica dei padri fondatori. Un’Europa capace di contrastare le disuguaglianze, un’Europa che giunga, finalmente, agli Stati Uniti d’Europa, con una grande tradizione umanistica e si ponga come competitor di livello con le grandi potenze economiche, sempre più spietate ed aggressive. I 60 anni dai Trattati di Roma, celebrati pochi giorni fa, necessitano di proseguire, con velocità, verso l’obiettivo.
Il Congresso ritiene preoccupante lo stato di allerta permanente che viviamo, prigionieri del terrore della violenza estrema e gratuita. Bisogna dialogare con l’Islam moderato, favorire l’accoglienza nel rispetto della legalità ed attuare azioni di cooperazione internazionale, per favorire lo sviluppo nei Paesi di origine, anticipando e contenendo i viaggi della speranza, troppo ingannevoli e pericolosi.
Il Congresso ritiene dover agire d’anticipo per governare l’innovazione del lavoro e dei sistemi produttivi. Si apre, per il Sindacato, un orizzonte di sviluppo che deve privilegiare la partecipazione, la progettazione e la gestione dell’innovazione; Industria 4.0 potenzia questa possibilità. Il lavoro in team, il lavoro orizzontale, la riduzione dei costi aziendali che ne derivano, devono essere redistribuiti, come premi di efficienza e di risultato. Attraverso la contrattazione di 2° livello, si dovranno organizzare i luoghi di lavoro come reti di ruolo, isole di montaggio, linee a flusso, lean performance, production organizzation e team working, come fa già la nostra RSU in FCA. Grande attenzione pone la CISL allo stabilimento di Piedimonte San Germano ed a tutto l’indotto FIAT, poiché rappresenta un importante vivaio occupazionale, un innovatore laboratorio di relazioni industriali e di performante contrattazione aziendale. Attraverso la crescita della produttività, la valorizzazione dei contratti aziendali e territoriali è possibile efficientare l’energia d’impresa, incoraggiare una rinnovata spinta alla esigenza di centralità della dimensione locale, per una rinascita del “PIL” e del “BES” territoriale. Quindi, continuare ad investire nella contrattazione decentrata, con accordi che mettano al centro la partecipazione attiva dei lavoratori e siano più vicini al luogo in cui la produttività si realizza concretamente. Il Congresso si riconosce, dunque, pienamente nella vera natura della CISL, descritta mirabilmente da Annamaria Furlan, la quale ci dice: “La contrattazione non è solo il nostro mestiere, ma la nostra anima e forse l’essenza stessa del Sindacato e per noi in modo particolare”.
Proseguire, inoltre, nella Concertazione e Contrattazione sociale territoriale, insieme ai Pensionati, nei Comuni, nei Distretti sociali, sulle politiche di welfare, fiscali e della programmazione sociale. Da qui il Congresso vuole far scaturire un Sindacato ancora più moderno, che accetta e governa i cambiamenti introdotti dalla globalizzazione e dall’innovazione tecnologica, una CISL partner dell’Impresa e della Comunità. In tale ottica, la CISL di Frosinone è un sagace collettore di #AlleanzeSociali, consapevole che la condivisone e la prossimità sono il baricentro delle azioni dirompenti. Le grandi opere materiali ed immateriali che segnano il progresso di una collettività, passano attraverso le traiettorie delineate dagli stakeholder, attraverso un’idea comune di società. Il riconoscimento di Area di Crisi Industriale Complessa e Area di Crisi Industriale NON complessa, rispettivamente nell’area Nord e nell’area Sud-Est della Provincia, sono il punto focale dell’azione sinergica, per il rilancio e per lo sviluppo del Territorio. Abbiamo esercitato grande impegno e responsabilità, abbiamo investito in politiche attive e passive, superando i modelli degli ammortizzatori sociali come mero strumento risarcitorio, incentivando, di contro, la personalizzazione dei percorsi di riqualificazione e lo sviluppo delle capacità individuali; ciò nonostante, ci siamo, sovente, ritrovati in presenza di un pericoloso e distruttivo immobilismo da parte della politica. Inoltre, il Congresso, ritiene urgente affrontare la disoccupazione giovanile, di cui la CISL ha già, da tempo, presentato proposte cantierabili nell’immediato: rafforzamento dell’apprendistato, dell’Alternanza Scuola Lavoro, dare continuità a Garanzia Giovani, con maggiori certezze, applicare l’Accordo di CGIL CISL e UIL del 28 settembre scorso, che consente il ricambio intergenerazionale, l’equità previdenziale e sociale.
Il Congresso valuta di primaria importanza il potenziamento della bilateralità e della sussidiarietà, quali strumenti di maggiori tutele contrattuali, l’implementazione dei sistemi di welfare plurale, il corretto utilizzo dei fondi interprofessionali. Insieme a queste autostrade sindacali, vanno fortificate le relazioni industriali, gli accordi, il rispetto delle regole, soprattutto per la certificazione della rappresentatività.
Il Congresso approva e sostiene la pregnante azione trasparenza, posta in essere da tempo dalla Confederazione, recepita, attuata ed apprezzata sia dall’interno, che dall’esterno dell’Organizzazione, nonché la previsione per il contenimento del numero dei mandati e favorire il ricambio generazionale.
Le politiche socio-sanitarie nel territorio vanno potenziate ed erogate nel rispetto dei LEA, così come recentemente delineato dal DPCM recante “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza”, puntando, altresì, alla riorganizzazione della Sanità, eliminando gli sprechi, elevando la qualità dei servizi e delle prestazioni, promuovendo relazioni di cura e di prossimità. Processo possibile attraverso l’attivo coinvolgimento dei lavoratori del settore, da sempre impegnati nella riqualificazione delle professionalità sociali e dei servizi. Il welfare, per il Congresso, diventa un tema di ampio interesse, soprattutto per i pensionati, per la non autosufficienza, per le fragilità giovanili ed adolescenziali, per le povertà. Da sottolineare la connessione profonda che va a stabilirsi tra questo settore e tutto il comparto del Pubblico Impiego, che interessa questo Congresso non soltanto dal punto di vista dell’utenza, ma anche del personale. Proficuo lo scenario che è stato aperto dall’Accordo con il Governo per il contratto dei Dipendenti Pubblici, pertanto il Congresso impegna la CISL Confederale a mantenere alta l’attenzione sulla corretta applicazione degli impegni assunti, per il rinnovo contrattuale, così come per gli ulteriori provvedimenti da attuare in materia di riforma pensionistica. Inoltre, il Congresso valuta positivamente la proposta di attivare una Cabina di Regia per la Sanità provinciale, con la partecipazione attiva delle OO.SS. sia Confederali che di Categoria; il Congresso ritiene, altresì, attivare procedure di salvaguardia e potenziamento del Convitto INPS “Principe di Piemonte” di Anagni, al fine di scongiurarne la privatizzazione; la stessa attenzione va posta nella gestione e nella carenza del personale negli uffici pubblici provinciali, maggiormente per la MCTC e per i Tribunali di Frosinone e di Cassino.
Il Congresso valuta di primaria importanza intervenire con azioni, maggiormente incisive, nei confronti della violenza, degli abusi, dei soprusi, dei maltrattamenti e delle molestie nei confronti delle donne, anche nei luoghi di lavoro; intervenire con politiche incentivanti per l’occupazione femminile rappresenta, inoltre, una strategia politico-sindacale non rinviabile per l’affermazione di un diritto di cittadinanza di genere pieno, inclusivo, partecipativo, finalizzato alla indipendenza ideologica, sociale ed identitaria.
Il Congresso ritiene strategico che si apra una incisiva valorizzazione della presenza organizzativa nei posti di lavoro, accorciando le distanze tra organismi associativi e RSU/RSA/SAS. Per questo, ritiene che il territorio provinciale dovrà essere energizzato con la ripartizione certa delle risorse al 70%, prevedendo lo snellimento e la razionalizzazione di tutti i livelli dell’Organizzazione, per liberare le risorse dal centro alla periferia. A fronte di ciò si ritiene indispensabile, seppur pleonastico, un comportamento eticamente ineccepibile da parte dei Dirigenti Sindacali, che devono agire ed operare, sempre, con la diligenza del bonus pater familias. In questa prospettiva, le Unioni Sindacali Territoriali rimarcano il protagonismo di terminale associativo proattivo, restando nuclei strategici di politiche sindacali ed antenne di captazione delle istanze locali, dei lavoratori, dei pensionati e delle loro famiglie.
Le Unioni Sindacali Zonali, previste dall’art. 4 dello Statuto Provinciale, con la presenza dei Rappresentanti delle Federazioni di Categoria, dei Servizi, degli Enti e delle Associazioni della CISL, trovano una configurazione a rete di supporto per gli iscritti ed una funzione di governance nei Comitati di Coordinamento, modelli organizzativi validi, poiché rispondono, nella prossimità, al bisogno degli iscritti e delle iscritte.
Il Congresso riconferma, pertanto, il Regolamento, per il funzionamento delle Unioni Sindacali Zonali, delle Unioni Sindacali Comunali e delle Unioni Sindacali Intercomunali della CISL di Frosinone, nella sua interezza. Riconoscendone la validità, in quanto esse rappresentano le sedi idonee a garantire e potenziare, attraverso il Consiglio di Coordinamento ed il Comitato di Coordinamento, la presenza della CISL nel Territorio e nei Luoghi di Lavoro, fino a raggiungere, in maniera equanime, anche i piccoli centri, e trovarsi costantemente nell’adiacenza del bisogno espresso da quel determinato contesto.
Il Congresso apprezza le strategie di comunicazione, attuate dalla CISL provinciale, per rendere fluidi, accessibili ed interconnessi, in tempo reale, servizi, informazioni, risposte e feedback. La digitalizzazione delle relazioni non sostituisce la presenza della CISL tra i lavoratori e tra i pensionati, ma ne rafforza e modifica la fruibilità, rendendola immediata, veloce ed incisiva, anche tra i giovani.
APPROVATA ALL’UNANIMITA’