Neroni (Fim Cisl): sviluppare la contrattazione di secondo livello
Con l’approssimarsi della fine dell’anno, si tirano i bilanci di un anno pieno di cifre, percentuali con il segno, il più delle volte, meno davanti. E lo facciamo con il segretario generale della FIM CISL di Frosinone Franco Neroni, il quale, da subito, ci introduce dentro le cifre che , comunque, danno il polso della nostra situazione. Il tasso di disoccupazione va oltre il 10%, il numero dei disoccupati va oltre i 100mila, senza poter rilevare i tanti che, avendo perso anche l’ultima spiaggia della speranza, non si iscrivono più nelle liste di collocamento. La cassa integrazione corre a percentuali che , per il 2010, non lasciano ben sperare. Anche da noi-continua Neroni- la crisi industriale ed occupazionale morde in maniera feroce il nostro già debole tessuto produttivo ed industriale.
Tra le tante incertezze, una certezza c’è – dice il segretario provinciale dei metalmeccanici della provincia di Frosinone – è il contratto 2010-2012, firmato il 15 ottobre, dopo 3 mesi di trattative, senza scioperi. Il contratto è l’esito positivo della nuova politica contrattuale e delle nuove relazioni che vede la CISL capofila assieme alla UIL per rivendicare, nella logica della contrattazione, miglioramenti economici e normativi per i lavoratori del settore metalmeccanico, indubbiamente centrale alla complesse dinamiche del mondo del lavoro.
Nonostante questi aspetti positivi, ci preoccupa, continua Neroni nella sua riflessione di fine anno, lo stato di salute delle nostre industrie, in primis l’indotto che ruota intorno alla Fiat, che vive condizioni di forte sofferenza, per cui , anche per salvaguardare le piccole imprese metalmeccaniche ma anche degli altri settori, non sempre all’attenzione del sindacato, occorre un’inversione di tendenza per evitare che lo spazio della crisi si allarghi in maniera incontrollata ,ingoiando l’intero tessuto produttivo ciociaro, non sempre sostenuto dalle banche, avare nel sostenere soprattutto le piccole e medi imprese in grave sofferenza. Senza rischio non si va da nessuna parte. Non sempre l’ottimismo è pagante se non arrivano aiuti consistenti e norme che vadano-precisa Neroni – a modificare e rinforzare tutto il sistema del welfare e degli ammortizzatori sociali, tenendo in considerazione i bisogni delle famiglie che stentano ad arrivare alla terza settimana.
Una prolungata crescita lenta, con persone che escono dal mercato del lavoro e non rientrano, con i giovani disoccupati per un lungo periodo, rischia di cambiare l’atteggiamento di fondo verso la vita e la società. Servono anche politiche della formazione per rendere le persone attive, non solo per ricreare posti di lavoro ma per far fronte ad uno stato psicologico poco reattivo.
Stando ai numeri – dice ancora Neroni -, dobbiamo registrare che il 13,7% delle famiglie povere nel Lazio sono nella provincia di Frosinone, il 12,1% a Latina ed il 6,9% a Viterbo. Il 33% delle famiglie del Frusinate, incluse nella fascia di incidenza della povertà. Il dato preoccupa ancor più quando si va sull’incidenza della povertà soggettiva, quella, come si dice, percepita.. Si arriva al 56% delle famiglie. Questi dati – evidenzia il segretario Fim CISL – ci dicono che occorre fare di più e presto per evitare che, uscendo dal tunnel della crisi, ci troviamo nel deserto .
Le forze politiche e di governo, ad ogni livello di responsabilità, assieme ad imprenditori e forse sindacali, non a parole, devono da subito mettere in campo strumenti capaci di dare risposte immediate ma soprattutto di largo respiro, evitando, come sta accadendo nel caso della Videocon, che il nostro territorio diventi ancor più terra di conquiste e di speculazione.
Altar questione da mettere in campo è una riforma fiscale che vada nella direzione di ridurre il costo del lavoro e detassare le buste paghe di lavoratori e pensionati, mettendo più soldi nelle loro tasche. Così si potrà metter in moto il mercato interno, fermo perché la gente ha poca disponibilità di soldi. Ciò si può realizzare anche attraverso lo sviluppo della contrattazione di secondo livello, quale strumento necessario per far crescere il valore delle retribuzioni .
Ufficio stampa e comunicazioni CISL