Olindo Sabellico (INAS CISL): attenzione alle malattie professionali
Normalmente, quando si parla di sicurezza sui luoghi di lavoro, si pensa subito al fenomeno degli infortuni che avvengono durante lo svolgimento della propria professione.
Non si pensa, invece, cosa altrettanto importante, sia per numero che per effetti sullo stesso ritmo lavorativo, alle cosiddette malattie professionali.
Così il responsabile provinciale dell’INAS, il patronato della CISL di Frosinone, Olindo Sabellico,il quale tiene a puntualizzare che la malattia professionale, rispetto agli infortuni, è caratterizzata dalla gradualità, dalla progressiva e lenta azione di fattori presenti nell’ambiente di lavoro che possono compromettere la salute dei lavoratori. Infatti,continua Sabellico, non tutte le persone, i lavoratori sono a conoscenza o vengono messi nella condizione, da parte dei datori di lavoro, di conoscere le cause del malessere che, gradualmente, aggredisce la salute del lavoratore.
Per questo l’INAS ritiene fondamentale informare i lavoratori sui pericoli, sulle cause che possono determinare la malattia professionale.
Per capire l’ampiezza del fenomeno, precisa il dirigente INAS, bisogna ricordare che nel 2009 sono stati oltre 34mila i lavoratori, a livello nazionale, con forti ricadute a livello anche nella provincia di Frosinone,
colpiti da malattie professionali. Il 15,7% in più rispetto all’anno precedente.
Le malattie professionali si distinguono in: malattie professionali tabellate, quelle riconosciute dalla legge come potenzialmente collegate al lavoro. Comprendono 85 malattie professionali per l’industria e 24 per
l’agricoltura cui vanno aggiunte la silicosi e l’asbestosi e malattie professionali non tabellate.
Sono quelle non indicate nelle tabelle di legge, per cui il lavoratore, per farsi riconoscere la malattia, deve dimostrarne l’origine professionale, attraverso procedure e modalità che permettano il riconoscimento del danno.
Nessuna attività lavorativa, commenta a chiusura Olindo Sabellico, dirigente INAS di Frosinone, purtroppo, è esente da rischi . Vi sono comparti particolarmente esposti ,come, ad esempio, l’edilizia, la ristorazione.
Cosa fare?
Dinanzi al dubbio, necessita ricorrere all’assistenza di un patronato che, come l’INAS: assiste gratuitamente il lavoratore malato, con la consulenza medica e legale; fa valutare le conseguenze della malattia professionale dai propri medici legali; impedisce che le norme vengano applicate in senso restrittivo; valuta la possibilità di richiedere una revisione delle rendite già concesse in caso di peggioramenti di salute del lavoratore; aiuta i soggetti interessati a far valere i propri diritti e a non far scadere i termini per la presentazione della denuncia.
Inoltre il patronato INAS fa ricorso contro i provvedimenti negativi dell’INAIL, informa ed assiste il lavoratore nell’applicazione delle leggi sulla prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro.