Presidente Zola mantenga la sua promessa “si dimetta”. L’invito del segretario Cisl Fp Francesca Coscarella
Martedi 20 settembre verrà completata la procedura di “selezione” del nuovo direttore generale del cosilam. Tutti i dubbi manifestati da più parti, al momento della pubblicazione del bando di selezione per il nuovo direttore generale, e che la Cisl Fp di Frosinone condivise, sono stati confermati dai fatti. Basta leggere la graduatoria, pubblicata sul sito del consorzio, dei selezionati per capire che le tanto agogniate professionalità e indipendenza manageriale sono andate a farsi friggere. Sorge il dubbio, spontaneo, che forse la stessa selezione, operata dalla società incaricata, in alcuni casi abbia tenuto in maggior conto di alcuni elementi, richiesti nel bando, che nulla hanno a che fare con le tanto sbandierate competenze, ma il tutto era già molto chiaro dalla pubblicazione del bando:
La precisa e restrittiva richiesta del titolo di studio, l’iscrizione agli albi professionali e, per concludere, l’ “esperienza in cariche elettive” buttata lì, con nonchalance, quasi per caso fra un requisito professionale ed un altro, il tutto senza che essa sia previsto dal vigente statuto del Cosilam.
Avevamo già espresso questi dubbi. Purtroppo oggi sono diventati certezze: nel segno della continuità ciò potrà contribuire a mantenere l’ente quale oscuro luogo di potere clientelare, che nel tempo ha alimentato un ceto parapolitico, al di fuori di qualsiasi controllo democratico.
Così, mentre ci si accinge a nominare il nuovo dg, il presidente Zola torna a parlare di taglio del 50% dei dipendenti ma continua ad eludere il confronto con il sindacato, in un clima di totale assenza di relazioni industriali. Ricordiamo al presidente Zola che questa ipotesi già si era rivelata non opportuna circa un anno fa. Ora torna alla carica. Forse, avendo dimenticato di inserire
Questo elemento nei requisiti richiesti per la selezione del nuovo D. G., ora potrebbe chiederlo esplicitamente nel corso dei colloqui.
Caro presidente Zola, al momento del suo insediamento, circa un anno fa, avevamo creduto che lei potesse fare la differenza, ci sbagliavamo.
In quell’occasione lei ci disse che, se non fosse riuscito a mettere mano ad una serie di storture gestionali, funzionali ed economiche, si sarebbe dimesso.
Beh, caro presidente è il momento di mantenere la sua parola, perchè, purtroppo, è il caso di dire: cambiano i musicanti ma la musica è sempre la stessa.
Il segretario generale
Francesca Coscarella
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