Servizio Civile: “Informa Futuro fasce deboli”
E’ iniziato lo scorso 3 ottobre il progetto di servizio civile del Cenasca Cisl “Informa futuro fasce deboli”. Il settore e l’area di intervento del progetto sono l’educazione e la promozione culturale. Saranno impegnati nella realizzazione del progetto, coordinato dal Cenasca Nazionale, quattro giovani volontari di età compresa tra i 18 ed i 27 anni (Mariantonietta Ruggiero, Sara Catallo, Serena Pallone ed Antonio Nalli).
L’obiettivo generale che si intende perseguire attraverso la realizzazione degli interventi mira a sostenere lo sviluppo di atteggiamenti concreti di impegno civico e di cittadinanza responsabile da parte dei volontari/e coinvolti, attraverso azioni qualificate di formazione ed accompagnamento nella gestione di reali attività di informazione culturale delle fasce deboli.
Questo obiettivo, che esige un lavoro sistematico non può prescindere dal coinvolgimento attivo dell’intera comunità territoriale, si articola attraverso il rafforzamento della realtà locale del Cenasca Cisl aderente al progetto. A tal fine si procederà quindi non solo a consolidare l’offerta dei servizi ordinari che l’associazione eroga in favore delle fasce più deboli della popolazione, ma si punterà a sviluppare azioni innovative di tipo promozionale e culturale, tese a favorire nei cittadini la conoscenza delle opportunità territoriali di tipo: formative, culturali, lavorative, promozionali, turistiche e di intrattenimento, al fine di un completo inserimento/reinserimento nel tessuto sociale.
Da anni il Cenasca, si occupa di diffondere (attraverso campagne informative, corsi, seminari e progetti di integrazione sociale), la cultura dell’informazione mirata alle fasce deboli e alle categorie svantaggiate. L’obiettivo generale del servizio civile nazionale rispecchia quindi la politica da sempre perseguita dal Cenasca Cisl. Quella, appunto, di sviluppare azioni di tipo promozionale e culturale finalizzate alla conoscenza delle varie opportunità territoriali di ordine lavorativo, formativo e culturale a vantaggio delle fasce più disagiate, offerte nell’ambito della Provincia di Frosinone. Con fasce deboli si intendono quelle persone che sono per fattori fisici congeniti o consequenziali o mentali, definibili come diversamente abili, coloro i quali la propria marginalità è legata a fattori di contesto familiare, relazionale e sociale pluriproblematico, quei soggetti la cui marginalità è correlata a eventi traumatici o scelte esistenziali personali più o meno alternative. Rientrano in questa definizione: disabili, drop-out, immigrati, invalidi civili e del lavoro, ex o tossicodipendenti, ex o detenuti, adulti espulsi dal circuito lavorativo, donne in difficoltà sociale, anziani e giovani.
Flaminio Grimaldi