Sviluppo locale ed occupazione: il territorio si prepara al calcio di inizio!
Si è tenuto stamane presso la Regione Lazio, in Casa Lazio di Frosinone, un incontro tecnico-informativo tra la Direzione Regionale per lo sviluppo Economico e le Attività Produttive, Invitalia e le Parti Sociali, sia datoriali che CGIL CISL UIL e UGL. Il protagonista indiscusso dei lavori della mattinata è stato il “SLL di Frosinone” – Sistema Locale del Lavoro di Frosinone – riconosciuto quale Area di Crisi Industriale Complessa, con il DM del 12.09.2016, che determina un pacchetto di strumenti vocati, prevedendo misure di premialità nel finanziamento specifico del Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI). Il PRRI verrà definito ed attuato da Invitalia, a seguito della ricezione ed analisi delle proposte presentate nella Call, che comunque non è l’Avviso ma è una mera ricognizione statistica per calibrare poi l’Avviso sul fabbisogno emerso. Verrà analizzato, dunque, il fabbisogno di investimento del territorio, rispettando l’indirizzo strategico per la riconversione industriale, tutto ciò al fine di abbandonare il vecchio approccio generalista e sostenere le sollecitazioni bottom up, in cui è il territorio stesso ad orientare gli investimenti verso settori maggiormente attrattivi. I PRRI dovranno rispettare alcune fondamentali caratteristiche, ovverosia essere reali e cantierabili, poiché gli investimenti sono erogati per interventi di scopo, devono creare pertanto occupazione. È necessario, inoltre, la concretezza dei Progetti, per evitare che le risorse assegnate vadano in perenzione. Proprio per questi motivi si richiede un ruolo proattivo a tutte le forze sociali in campo, al fine di veicolare e filtrare al meglio le istanze ed il fabbisogno dell’Area di crisi, che coinvolge 46 Comuni, tra cui 4 aree in deroga ex art. 107,3,c del TFUE (Anagni, Ceccano, Ferentino e Frosinone) della Provincia di Frosinone e 9 Comuni della provincia di Roma. Il PRRI indica: i settori verso i quali orientare la riconversione, da privilegiare e comunque non esclusivi; le azioni per la riqualificazione; la strumentazione e le risorse finanziarie, sia regionali che nazionali; le proposte normative ed amministrative; i soggetti da coinvolgere nell’Accordo di Programma e le modalità attuative del Progetto. Viene così confezionata l’Offerta Localizzativa Integrata, che determina l’insieme delle opportunità finalizzate alla crescita ed allo sviluppo di questo territorio. Attraverso il PRRI verrà mappato l’esistente, attraverso la ricognizione delle aree e degli immobili immediatamente fruibili dai potenziali investitori per velocizzare i percorsi di reinsediamento produttivo. I Comuni si dovranno attivare per semplificare ed accelerare le procedure degli iter amministrativi di insediamento. Molto positivo il sistema di incentivi che va a privilegiare gli investimenti produttivi, la ricerca e l’innovazione tecnologica, ma soprattutto il reimpiego dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, che convoglieranno in un bacino per la ricollocazione con meccanismi di premialità, strettamente legati alle politiche attive per la riqualificazione professionale. Verranno coinvolti anche gli Istituti di Credito per poter sostenere l’Offerta localizzativa integrata attraverso condizioni creditizie in convenzione per l’anticipazione degli investimenti. Tutto l’espletamento delle varie fasi dovrebbe svolgersi nell’arco dell’anno, in ogni caso verranno sistematicamente poste in essere misure articolate per la promozione e l’informazione.